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L’INTERVENTO

“Fusione, decidano i cittadini”

“In 15 anni arriverebbero 30 milioni di euro: centrodestra e centrosinistra di Cona ci riflettano”

Al lavoro per levare i pozzetti

Il vicesindaco di Cavarzere, Piergiorgio Parisotto

CAVARZERE - “Tommasi e Aggio, il Pd e la Lega, hanno avuto e hanno la grave responsabilità di non aver mai e ancora dato ai cittadini di Cavarzere e Cona la possibilità di decidere sulla fusione dei due Comuni”.

Nessun giro di parole per Pier Luigi Parisotto, vicesindaco di Cavarzere, che della battaglia sulla fusione tra i due Comuni della bassa veneziana aveva fatto uno dei pilastri del programma elettorale del centrodestra a Cavarzere.

“Un programma pienamente condiviso con il sindaco Pierfrancesco Munari, ma ancor di più con le segreterie dei partiti, Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia che, prima delle elezioni comunali, si sedettero a stenderlo - ricorda Parisotto - e nel quale erano tre i punti principali: la stabilizzazione della Cittadella socio sanitaria, il distretto del commercio e, appunto, l’avvio dell’iter di fusione tra Cavarzere e Cona. Mentre i primi due punti li abbiamo, con difficoltà, realizzati, il tema della fusione rimane ancora aperto”. In questo contesto, il vicesindaco di Cavarzere trova le parole dell’ex sindaco Henri Tommasi sulla questione fusione “per usare un eufemismo, inopportune”.

“E’ stato proprio Tommasi il primo responsabile, nel 2018, del mancato avvio dell’iter per la fusione - ricorda Parisotto - a quell’epoca il sindaco di Cona, Alberto Panfilio, era d’accordo, fu presentato il primo studio della Camera di commercio e tutti erano favorevoli. L’unico che non si espresse fu Tommasi, nonostante le sollecitazioni che allora, come minoranza, facemmo. Per questo dovrebbe solamente stare zitto, visto che lasciò scadere i tempi tecnici che, nel 2019, avrebbero potuto portare quantomeno all’avvio dell’iter”.

Poi arrivò il Covid, che di fatto per due anni “calamitò” tutte le attenzioni. “Nel 2021 tornammo a votare - ricorda Parisotto - e nel programma, come detto, firmato con le segreterie del centrodestra, c’era anche lo studio della fusione. E in questo senso è una precisa responsabilità della Lega, che non ha avuto la forza quantomeno di discuterne. Ricordo il giorno, era il 13 febbraio dello scorso anno, quando l’assessore regionale Calzavara e il sindaco di Longarone, Padrin, il quale ‘festeggiava’ il decennio dopo la fusione del suo Comune con Castellavazzo, vennero al teatro ‘Serafin’ per parlare di questo tema”.

“E in quella sede annunciarono quello che poi divenne realtà, ovvero il prolungamento dei benefici in caso di fusione tra Comuni da 10 a 15 anni, che tradotto in soldi diventava un budget a fondo perduto di 30 milioni di euro per il futuro Comune - prosegue Parisotto - ma nonostante le cinque lettere che il sindaco Munari scrisse ad Aggio per chiedere un confronto, lettere con allegato sia lo studio aggiornato sulla fusione tra i due Comuni, sia con una sintesi per, diciamo così, agevolarlo nella comprensione del tema. Una corrispondenza, cominciata già nel dicembre precedente, ma a senso unico, visto che il sindaco di Cona non ci volle mai incontrare, neanche ufficiosamente. Una mancanza di educazione istituzionale che ha cercato di giustificare con il fatto che la fusione non era nel suo programma elettorale”.

“Ora però è tempo di riflettere sul futuro dei nostri territori in modo concreto - sottolinea il vicesindaco di Cavarzere - perché arriviamo da quasi un lustro dove Covid, guerre e inflazione hanno messo in ginocchio le economie mondiali. E lasciarci scappare la possibilità di prendere 30 milioni di euro gratis in 15 anni è pura follia. Quei soldi, che non hanno alcun vincolo di spesa, potrebbero servire, attraverso un puntuale statuto e regolamento che sono alla base della nascita del futuro comune, e soprattutto che sarebbero il frutto della sintesi tra giunte e consigli dei due Comuni, a sistemare un territorio che sta annaspando pericolosamente”.

“Per questo dico che c’è una precisa responsabilità politica della Lega, dislessica al suo interno dove a livello regionale e cavarzerano spinge per la fusione, ma non riesce a spiegarlo al proprio sindaco di Cona - analizza Parisotto - tornando, infine, a quanto detto dall’ex primo cittadino Tommasi, dal punto di vista politico pensavo almeno proponesse soluzioni. E non i soliti ‘no’ a priori. E allora lo invito a dare una mano al centrosinistra di Cona affinché si interessi sul declino di un Comune obbligato a mettere a bilancio quasi mezzo milione di euro da sanzioni del codice della strada per provare a stare in piedi. Ricordo a Tommasi che il centrosinistra di Cona ha votato contro la fusione insieme al centrodestra di Aggio. Mentre proprio lui aveva avuto l’unica occasione di questi anni, col sindaco di Cona Panfilio, per poter avviare l’iter”.

“Per questo consiglio al centrosinistra e al centrodestra di Cona di pensarci bene, di riflettere sulla fusione che potrebbe essere l’unico modo per salvare un territorio il cui popolo, su un tema così importante, deve poter decidere - conclude Parisotto - questa sarebbe la nostra autonomia”.

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