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L’incontro

La città chiede la comunità marina

Le destinazioni balneari hanno firmato un appello a sostegno della proposta di legge

La città chiede la comunità marina

SOTTOMARINA – Subito lo stato di Comunità Marine”. Si è conclusa ieri la tre giorni del Destination Summit delle Comunità Marine, che si è svolto a Caorle e che ha visto riuniti i Comuni del G20 Spiagge: località balneari che, da sole, attraggono 50 milioni di visitatori, il 12% delle presenze turistiche complessive in Italia.

Chioggia era rappresentata dal sindaco Mauro Armelao, dall’assessore all’Ambiente Serena De Perini e dall’assessore alla Cultura e vice sindaco Elena Zennaro. Assieme a Chioggia si sono riuniri i rappresentanti di Alghero, che ospiterà l’edizione 2025 ad Arzachena, Bibbona, Castiglione della Pescaia, Cattolica, Cavallino Treporti, Chioggia, Comacchio, Grado, Jesolo, Lignano Sabbiadoro, Riccione, Rosolina, San Michele al Tagliamento, San Vincenzo, Taormina, Viareggio, Vieste e Sorrento. La tre giorni di Caorle ha lanciato un appello per arrivare quanto prima ad una nuova legge sullo “Status di Comunità Marine” che andrà discussa dal Parlamento italiano in tempi rapidi. Senza questo fondamentale apporto normativo, è stato evidenziato, le destinazioni balneari non saranno in grado di competere nel mercato turistico internazionale. Tutti i soggetti pubblici presenti e le associazioni di categoria, a conclusione del summit, hanno firmato un appello a sostegno della proposta di legge. Gli otto tavoli di lavoro a cui i partecipanti al summit si sono iscritti, hanno abbracciato tutte le tematiche socioeconomiche del comparto turistico e, da questa edizione, con un particolare rilievo alla cultura, con il coinvolgimento delle biblioteche pubbliche, e alle politiche turistiche verso i giovani. In tutto, 40 progetti e buone pratiche, sono stati presentati e condivisi nel corso delle tre giornate. Importanti numeri di questa edizione. Sono stati 504 i partecipanti, tra amministratori pubblici e operatori turistici, oltre ai 20 comuni del network G20 Spiagge, ai quali si sono aggiunte altre 12 destinazioni balneari desiderose di un confronto con le località più titolate.

“Al G20 abbiamo partecipato alla tavola rotonda sulle biblioteche, dove è stato molto interessante confrontarsi con gli altri comuni e scoprire che siamo dotati di libri in lingue straniere, difficilmente accessibili per i più – sottolinea l’assessore alla Cultura Elena Zennaro -. Abbiamo libri in inglese, francese, spagnolo, tedesco e russo. Abbiamo partecipato al tavolo sulla salvaguardia e valorizzazione delle coste distinguendoci per l’importante lavoro di monitoraggio delle coste con il sistema K-Space fatto con la collaborazione della società Kibernetes. Abbiamo partecipato al tavolo sullo sviluppo di prodotti ed esperienze culturali dove abbiamo potuto ascoltare di candidature all’Unesco e capire quali errori non fare nella nostra candidatura delle tegnue a patrimonio dell’Umanità. Valorizzare il proprio patrimonio culturale per arricchire l’esperienza turistica è la direttiva giusta per diventare più attrattivi e noi lo abbiamo capito da tempo. In quest’ottica, infatti, è nato ad esempio Clodia Lab: museo hands - on, sui temi della Laguna Veneta e sulla biodiversità, che ci sta dando molte soddisfazioni in termini di ingressi e recensioni”.

“Ormai non siamo più una squadra o un gruppo – commenta al termine della tre giorni di Caorle il sindaco Mauro Armelao – ma siamo diventati una famiglia, al di là delle appartenenze politiche di ognuno. C’è una grande unione di intenti e una coesione che fa ben sperare per il futuro. Come sindaci noi siamo abituati a stare in trincea, però adesso chiediamo alle retrovie, e quindi dal Governo e dalla Politica nazionale arrivino i rifornimenti di cui noi abbiamo bisogno e quindi il riconoscimento della legge sulle Comuntà Marine. E’ fondamentale per la tutela dei turisti, per quella dei residenti che vivono in città balneari come la nostra e anche per la tutela degli imprenditori che con tanti sacrifici hanno contribuito a far crescere il territorio”.

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