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25 aprile

Un giorno di ricordo e gratitudine

Autorità, associazioni e cittadini hanno celebrato il giorno della liberazione

SANT’ANNA – Oggi a Sant’Anna le celebrazioni ufficiali del 25 aprile. Il raduno alle 9 in Rivetta Merlin a Chioggia per la deposizione dei fiori sulla targa commemorativa della partigiana Otilla Monti Pugno. Alle 9.40 tutto il corteo composto da autorità, associazioni e cittadini, si è spostato a Sant'Anna, in piazza Baldin, per la cerimonia dell'alzabandiera.

Sono poi seguiti gli interventi dei presenti e la deposizione della corona d'alloro al Monumento ai Caduti. Alle 10.30 la santa messa celebrata da Monsignore Paolo Vittorio Vianello. Alle 11.45 la deposizione dei fiori al Monumento ai Caduti e al Cippo delle famiglie Baldin e Mantovani a Cavanella d'Adige e al Cippo di Ca' Zennare. La celebrazione è stata accompagnata dalla banda musicale cittadina.

Il sindaco Mauro Armelao ha pronunciato il suo discorso per celebrare il giorno della Liberazione: “E’ un giorno di festa per tutti gli italiani, ma è anche il momento del ricordo di chi ha dato la vita per i valori che poi sono stati le fondamenta della nostra Costituzione: libertà, uguaglianza, progresso, dignità, solo per citarne alcuni. Per rendere omaggio, oggi e per sempre, a chi ha combattuto per la libertà e per i propri ideali abbiamo scelto quest’anno di tenere le celebrazioni in alcuni luoghi-simbolo delle frazioni del nostro territorio. Siamo qui a Sant’Anna, e successivamente a Cavanella d’Adige per raccoglierci in un silenzio ancora carico di dolore pensando alla famiglia Baldin e a Narciso Mantovan. Oggi, sul luogo del loro eccidio, c’è un cippo affinché resti per sempre il ricordo del loro sacrificio. E’ faticoso raccontare quel giorno di luglio del 1944 ma voglio farlo per loro, per i loro cari, per i giovani ma anche per coloro che tanto aspramente hanno criticato la scelta di lasciare per queste celebrazioni il consueto Corso del Popolo in centro storico. Non meritano forse queste storie di essere raccontare? Non sono degni questi sacrifici di essere celebrati? Da tempo coltivavo questo desiderio, di raccontare le vite spezzate di Pietro Mariano Baldin ed Ortensia Boscarato e del loro figlio Ennio, una famiglia di Sant’Anna, che proprio qui conduceva una vita tranquilla, gestendo il loro negozio di generi alimentari. Quel giorno, dopo l’arresto dei coniugi, fucilati sull’argine dove è stato posto il monumento in ricordo, uno dei loro figli, Ennio, uscito per cercarli, venne anch’esso tratto in arresto, picchiato a sangue e portato via. Il suo cadavere venne ritrovato due settimane più tardi da alcuni pescatori. E che dire della morte di Narciso Mantovan, ucciso probabilmente per errore, semplice fittavolo scambiato forse per un altro. Era il 5 luglio del 1944. Il prossimo 5 luglio, a 80 anni da quelle tragiche morti, mi recherò a Cavanella d’Adige per portare un mazzo di fiori su quel cippo. Grazie al parroco di Sant’Anna, Paolo Vittorio Vianello, al Comitato cittadino e alla Banda cittadina che hanno contribuito a rendere speciale questa celebrazione”.

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