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VENETO
04.05.2024 - 11:03
VENEZIA - Il 22 aprile, un gruppo di 31 turisti italiani ha intrapreso un viaggio da sogno verso l'isola di Socotra, in Yemen. Una vacanza che si è trasformata in un incubo quando, una volta all'aeroporto, hanno scoperto che il volo di ritorno era stato cancellato a causa della guerra civile in corso.
Il gruppo, composto da due donne venete e da turisti provenienti da Lombardia, Emilia-Romagna, Puglia, Abruzzo, Toscana e Sicilia, avrebbe dovuto rientrare il 29 aprile. Tra i 90 turisti bloccati sull'isola, ci sono anche cechi, tedeschi, polacchi e spagnoli, tutti in attesa di ricevere informazioni su un possibile volo di ritorno.
La Farnesina, attraverso il deputato e capogruppo di FDI nella commissione affari esteri e comunitari della Camera, Giangiacomo Calovini, si sta occupando della vicenda. Calovini ha assicurato che non c'è alcun pericolo immediato, ma ha sottolineato che le indicazioni di "Viaggiare Sicuri" sconsigliavano fortemente ogni tipo di viaggio nello Yemen.
Ludovica Russo, infermiera 34enne di Belluno e una delle turiste venete del gruppo, ha raccontato la situazione al telefono. "Stiamo bene, ma emotivamente è un po' più difficile", ha spiegato. "I civili sono davvero molto gentili, purtroppo non abbiamo neppure le sim per telefonare e nemmeno denaro. Siamo ospiti in un hotel e dipendiamo dai locali per acqua e cibo".
Nonostante la preoccupazione crescente, i turisti sperano che il volo di ritorno fissato per domani venga confermato. Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha fatto sapere di essere in contatto con la Farnesina per contribuire a risolvere la situazione. "Ricevuta la notizia da uno dei nostri concittadini, ho contattato il Ministero degli Esteri e ho ricevuto la rassicurazione che sono state messe in campo tutte le procedure del caso", ha detto Zaia.
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