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DALLE AULE
30.05.2024 - 13:42
CONA - Buone notizie per il futuro della ex base missilistica Silvestri di Conetta. E’ stato, infatti, firmato un protocollo d’intesa per la valorizzazione dell’area che, tra le altre cose, potrebbe blindare le future decisioni sulla sua destinazione d’uso. A confermarlo è il sindaco di Cona, Alessandro Aggio, che nella mattinata ha incontrato il direttore regionale dell’Agenzia del Demanio, Massimo Gambardella, per sottoscrivere il protocollo d’intesa che segna l'inizio di una collaborazione istituzionale mirata a valorizzare, e possibilmente anche vendere, il bene demaniale. Questo protocollo impegna quindi il Comune di Cona e l'Agenzia del Demanio a lavorare insieme per individuare il percorso più idoneo alla valorizzazione della ex base. “Una tappa fondamentale di un percorso avviato da questa Amministrazione comunale e dall’Agenzia del Demanio per fornirsi reciprocamente quel supporto che intende portare fino all’immissione sul mercato dell’immobile così da scongiurare definitivamente quei rischi che gli abitanti del Comune ben conoscono - ha sottolineato lo stesso Aggio -. Il Comune si impegna ad attivare le procedure urbanistiche opportune e si vedrà riconoscere dal 5 al 15% del ricavato secondo l’art. 26 del Decreto legislativo 133 del 2014”. Con la firma del protocollo, quindi, la base potrebbe essere anche venduta, ma in ogni caso qualsiasi progetto che andrà posto in essere, grazie all’impegno attivo del Comune, dovrà essere approvato dallo stesso evitando quindi ‘sorprese’. Il Sindaco Aggio ha espresso gratitudine all’Agenzia del Demanio per il suo impegno e collaborazione, sottolineando l'importanza di questa iniziativa per il futuro del territorio e dei suoi abitanti. La struttura in passato era diventata nota alle cronache per la trasformazione in hub di accoglienza chiuso dopo anni di sovraffollamento e di difficile convivenza tra i richiedenti asilo e i cittadini. Dell’ex base militare si era tornati a parlare anche durante la pandemia da Covid-19 quando era stata paventata l’idea di spostare in quel sito, sgomberato appena un anno prima, i richiedenti asilo positivo al coronavirus. Proposta che aveva scatenato un sit-in di protesta che aveva visto la partecipazione di tantissimi politici e cittadini.
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