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Cronaca

“Promuoviamo una cultura di pace”

L’appello dell’assessore Bernello dopo le commemorazioni dei 5 martiri

CAVARZERE - Preservare la memoria per costruire la pace, l’appello dell’assessore Mattia Bernello, durante le commemorazioni per ricordare Alcide Boscolo, Rino Berto, Enzo Narciso, Alfredo Marzola ed Enzo Bruno, i cinque martiri di Cavarzere e San Pietro, torturati e fucilati dai fascisti il 5 luglio del 1944. “A 80 anni da quell’evento che ha sconvolto la comunità abbiamo voluto ritrovarci per ricordare quel tragico giorno che li ha strappati alle loro famiglie e al loro futuro” – commenta l’assessore e rappresentante della frazione di San Pietro.

La strage fu la risposta dei tedeschi all’uccisione, da parte del partigiano Eolo Boccato, di tre militi fascisti, il 4 luglio 1944, in occasione del recupero di armi dell’aviolancio del 25 giugno 1944. In quella data infatti, a Braghetta, vicino a San Pietro di Cavarzere, il Comitato di Liberazione Nazionale ricevette un aviolancio di armi per i partigiani di Padova, Chioggia, Cavarzere e Adria. Durante il recupero delle armi il 4 luglio, Maurizio Martello, i fratelli Boccato di Adria e i cavarzerani Sergio Finotto e Paolo Franchin incontrarono sei fascisti della X MAS di Chioggia, camuffati da contadini. Nello scontro a fuoco, tre fascisti e il partigiano Martello furono uccisi. Il giorno dopo, i fascisti compirono una rappresaglia a San Pietro di Cavarzere, catturando e fucilando diversi giovani renitenti alla leva, tra cui Alcide Boscolo, Rino Berto, Enzo Narciso, Alfredo Marzola ed Enzo Bruno.

“La giornata però non deve limitarsi ad essere solo la celebrazione di un ricordo – specifica Bernello – ma un’occasione per riflettere anche sui valori di pace e giustizia e di libertà. La loro morte deve essere, anche per noi, tutti un momento per comprendere quanto sia importante costudire la pace e la libertà, valori che spesso abbiamo per scontato ma che dobbiamo difendere con tutte le forze”. Giovani che, proprio in nome della libertà e di un’ideale di pace hanno sacrificato le loro vite. “ Una pace tra i popoli che oggi più che mai deve essere preservata – aggiunge -, perché a distanza di 80 ancora siamo circondati da guerra e dolore, penso a quanto sta accadendo in Ucraina o in Palestina”.

Dopo la deposizione della corona d’alloro al monumento dei caduti i partecipanti si sono riuniti per la santa messa, alle 10:30, nella parrocchia di San Pietro. Alle 11:30 la benedizione della targa commemorativa al cimitero di San Pietro di Cavarzere. “Ringrazio Don Mario per la toccante cerimonia e per la benedizione della targa – ha concluso – così come il comitato 5 martiri, che quest’anno celebra inoltre l’importante traguardo dei 50 anni dalla sua costituzione, ed il presidente Stefano Perazzolo, per aver accolto fin da subito questa mia richiesta di ricordare i cinque nostri giovani. Così come voglio ringraziare anche l'arma dei Carabinieri di Cavarzere, la Polizia Locale, la Protezione Civile e i rappresentanti di Spi-Cgil che hanno depositato un mazzo di fiori come omaggio al monumento presente a San Pietro, l’Anpi locale, il coro di San Pietro di Cavarzere e tutti i cittadini che erano presenti. Infine ringrazio il sindaco Pierfrancesco Munari, l'amministrazione comunale, la presidente del consiglio comunale Roberta Fava per aver presenziato. La loro partecipazione testimonia la sensibilità confronti delle piccole comunità come anche San Pietro”.

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