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IL CASO
06.08.2024 - 13:29
CHIOGGIA – Mercato ortofrutticolo a gestione pubblica, dopo tanti mesi di silenzio parla l’amministratore unico di Chioggia Ortomercato del Veneto Giuseppe Boscolo Palo: “Stupito e amareggiato per le vicende che stanno riguardando la futura gestione” - le sue parole. Boscolo Palo per anni ha gestito il mercato e, a detta dell’opposizione, il bilancio è positivo e la struttura non ha problemi così grandi da giustificare un suo passaggio alla gestione pubblica. “L’amministrazione comunale – spiega Boscolo Palo attraverso una nota stampa firmata anche dai rappresentanti di Capo e Sico - ci ha esclusi completamente da qualsiasi confronto, non permettendo addirittura la possibilità di contraddittorio nelle due commissioni convocate nei giorni scorsi, senza nessun rispetto per ciò che rappresentiamo. Vogliamo ricordare al sindaco che le nostre società, Capo e Sico assieme a Cos e Opoveneto, sono diventate soci costitutori di Chioggia Ortomercato del Veneto srl dopo aver partecipato ad un bando pubblico indetto da Sst per volontà del Consiglio Comunale nel 2009. Nel 2010 abbiamo accettato una sfida con un esito non scontato, vista la parzialità dell’area assegnata e con una parte di essa mancante dei più elementari servizi. Siamo in parte gli stessi che hanno risposto “presente” nel 2016 all’Amministrazione comunale nell’assumere una maggiore responsabilità nella gestione del mercato raddoppiando il capitale sociale della società. Abbiamo condiviso con l’Amministratore unico tutte le scelte fatte e crediamo che il lavoro svolto in questi anni sia stato egregio sotto tutti gli aspetti: operativi, di garanzia verso i nostri soci produttori, di riconoscimento istituzionale, di sviluppo strutturale delle aree affidate con l’insediamento di aziende dell’agroalimentare e dei servizi”. Secondo i precedenti gestori non c’è alcun motivo economico o gestionale dietro la scelta di passare a una gestione pubblica e, per questo motivo, rivolgono un appello ai consiglieri comunali: “Crediamo – continua la nota - che la scelta di affidare a Sst la gestione sia motivata da questioni tecniche che riteniamo deboli e il contraddittorio non voluto ce lo conferma. Riteniamo che la scelta sia solo di natura politica e questo fa aumentare la responsabilità in ogni singolo consigliere comunale chiamato ad esprimersi il 12 agosto in Consiglio. Possiamo solo augurarci che il voto che faranno sia in scienza e coscienza, libero da possibili ordini di scuderia e pertanto coraggioso perché il tema trattato e la sua storia che lo contraddistingue lo merita”.
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