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Ambiente
10.08.2024 - 15:05
VENEZIA - Goletta Verde di Legambiente ha recentemente presentato i risultati del monitoraggio delle acque lungo le coste del Veneto. Durante l'attività di campionamento del 16 luglio, sono stati analizzati 11 punti lungo la costa veneta, di cui 4 in mare e 7 in corrispondenza di foci di fiumi e canali. I dati hanno rivelato che 2 dei punti campionati superano i limiti di legge, risultando "fortemente inquinati".
I punti critici sono:
La conferenza stampa si è svolta a bordo di Goletta Verde ormeggiata a Caorle (Venezia). Dopo i saluti istituzionali dell'assessore all'Ambiente Mattia Munerotto, la portavoce di Goletta Verde Martina Palmisano, Giulia Bacchiega (vicepresidente Legambiente Veneto), e Maurizio Billotto (Legambiente Veneto Orientale) hanno illustrato i risultati del monitoraggio. La portavoce ha spiegato che quest’anno i risultati sono peggiorati rispetto ai due anni precedenti, quando tutti i punti analizzati erano risultati a norma. Il cambiamento è attribuibile alle diverse condizioni meteorologiche: quest’anno, le forti piogge hanno contribuito a un incremento dell'inquinamento rispetto alla siccità degli anni precedenti.
Particolare attenzione è stata dedicata al punto di prelievo presso la foce del fiume Adige. Questo punto, monitorato dal 2010, ha mostrato superamenti dei limiti di legge anche negli anni precedenti, sebbene fosse risultato a norma negli ultimi due anni. Con l’aumento delle piogge, il punto ha nuovamente evidenziato criticità, con parametri di inquinamento delle acque superiori ai limiti legali.
Giulia Bacchiega ha sottolineato che la foce dell'Adige è stata una “spia” di problemi ambientali per anni. I risultati recenti mostrano valori di enterococchi dalle 3 alle 4 volte superiori ai limiti consentiti. Inoltre, il fiume Adige ha una scarsa capacità di assorbire e defluire le acque in caso di piena, e gli impianti di depurazione sono spesso sotto stress durante le forti piogge, compromettendo la loro efficacia.
In Alto Adriatico, sono visibili chiazze di mucillagine verde-marrone causate dall’eutrofizzazione. Questo fenomeno è legato all’eccessivo apporto di nutrienti come azoto e fosforo provenienti dall'agricoltura e dagli allevamenti intensivi. Le forti piogge hanno dilavato queste sostanze nei fiumi e nei mari, provocando un'abbondante crescita di microalghe, che può danneggiare l'ambiente marino.
Quest'anno si celebrano i trent'anni dalla Legge Galli, che ha riformato la gestione dei servizi idrici in Italia. Tuttavia, la depurazione delle acque reflue rimane un problema, con 910 agglomerati in procedura di infrazione per non conformità ai requisiti della Direttiva sulle acque reflue. Il PNRR prevede finanziamenti per migliorare i sistemi di depurazione e le reti fognarie, con 22 interventi ammessi a finanziamento per il Veneto che renderanno conformi circa 940mila abitanti.
I comuni di Caorle e Jesolo, insieme agli stabilimenti Bibione Mare e Consorzio Arenili Caorle, hanno ricevuto il riconoscimento "Amici delle tartarughe marine" per il loro impegno nella protezione delle tartarughe marine attraverso il progetto europeo Life Turtlenest.
Partner della campagna includono ANEV, CONOU, Novamont e Renexia, con la media partnership de La Nuova Ecologia. Il CONOU, in particolare, svolge un ruolo cruciale nella gestione e rigenerazione degli oli usati, contribuendo significativamente all’economia circolare e alla protezione ambientale.
I prelievi di Goletta Verde sono effettuati da tecnici e volontari di Legambiente, con analisi microbiologiche condotte in laboratori specializzati. I risultati vengono confrontati con dati storici per valutare i cambiamenti nella qualità delle acque e adottare misure correttive.
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