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IL PROGETTO
21.08.2024 - 16:43
CHIOGGIA – Tre giorni dedicati alla pulizia dei fondali de "Le Tegnùe" di Chioggia. Dal 22 al 24 agosto un team di subacquei specializzati si immergerà nelle acque antistanti il litorale di Chioggia per procedere al recupero di reti da pesca e “marine litter” (ovvero rifiuti marini) che si trovano adagiati nei fondali di uno dei luoghi più preziosi della costa veneta, tanto particolare che il Comune di Chioggia in qualità di ente gestore del sito ha avviato il percorso di candidatura nella Lista Propositiva (Tentative List) dei siti che potranno successivamente diventare Patrimonio Mondiale Materiale Naturalistico o Culturale dell’Unesco. Il Nucleo Sommozzatori della Polizia di Stato della Questura di Venezia ha svolto l’indagine preliminare nel sito individuando le aree che maggiormente necessitano di un intervento mirato. Il Comune ha coinvolto tutti i soggetti necessari all’avvio dell’attività: la Capitaneria di Porto di Chioggia, il Provveditorato Generale dello Stato e l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale che hanno rilasciato le autorizzazioni ed il Gruppo Veritas che interverrà nella fase di smaltimento del rifiuto. La Regione si è coordinata con Ispra per identificare fra le diverse aree del sito quella più adatta all’intervento che in questa campagna riguarderà l’area 3. Il Raggruppamento Temporaneo d’impresa tra Laguna Project snc e Idra srl Lavori subacquei – Archeologia & Ambiente realizzerà l’intervento che prevede per due giorni il taglio e l’accumulo al fondo dei rifiuti; nel corso dell’ultimo giorno si procederà a sollevare mediante palloni di spinta il materiale accumulato nel fondo. Una campagna che verrà replicata anche il prossimo anno. “Quando abbiamo chiesto alla Regione di avere la gestione delle Tegnùe abbiamo fatto una promessa alla Regione e anche una promessa alle Tegnùe stesse, e cioè che ci saremmo dati da fare per questo sito - commenta l'assessore all'ambiente Serena De Perini -. Avere la gestione non significava avere una mera stelletta sul petto, era volere fortemente fare delle cose concrete per questo sito. Abbiamo iniziato con il ripristino del campo boe con la Fondazione della Pesca, stiamo procedendo con altri progetti e ora arriva anche questo importantissimo intervento che ha come partner proprio la Regione. Potremo iniziare a recuperare le reti abbandonate sul fondale marino, un intervento eccezionale anche per il tipo di apparecchiature coinvolte. Devo sottolineare che è stato un progetto che ha visto una collaborazione straordinaria e diffusa perché è stato il Nucleo Sommozzatori della Polizia di Stato della Questura di Venezia che ha aderito con grande entusiasmo effettuando una ricognizione iniziale, li ringrazio di cuore a nome del Comune di Chioggia. Grazie anche all'Autorità portuale perché ci ha concesso la banchina sulla quale adagiare il materiale raccolto e dove poi il nostro ente gestore, Veritas, verrà a recuperarlo per lo smaltimento. Grazie su tutti alla Regione, sempre e comunque, perché se non ci avesse accordato la gestione del sito, credendo in questo progetto, non avremmo potuto iniziare a valorizzarlo come merita”. Ringraziamenti che sono stati profusi anche dal primo citadino di Chioggia, Mauro Armelao che vede nella Tegnùe "un valore inestimabile di bellezza, patrimonio di tutti”.
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