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Pesca, tra tradizione e sostenibilità

Giovedì il convegno organizzato da Fai Cisl Nazionale per parlare della crisi del settore

CHIOGGIA - Pesca, un equilibrio tra tradizione e sostenibilità. Questo il tema centrale del convegno svoltosi nella giornata di giovedì nell'Auditorium San Nicolò di Chioggia ed organizzato da Fai Cisl Nazionale. Obiettivo discutere il futuro del settore ittico italiano, ponendo l'accento sulla sostenibilità ambientale, la tutela dei lavoratori e il supporto alle imprese per preservare una filiera di alta qualità. Pierpaolo Piva, Segretario Generale della Fai-Cisl Venezia e responsabile nazionale del Coordinamento Pesca, ha aperto l’incontro sottolineando l'importanza di trovare un equilibrio tra le esigenze economiche e le normative ambientali europee. “La riduzione dello sforzo di pesca imposto dall'Unione Europea ha messo a dura prova il settore, e sottolineo che la pesca non può essere sacrificata completamente in nome della sostenibilità - ha affermato -. L'equilibrio tra questi due aspetti è essenziale per evitare che l'intero comparto crolli”. Elemento chiave per affrontare questa crisi e garantire un futuro prospero al settore è la sinergia tra le associazioni di categoria, i sindacati e le istituzioni. Sandro Marangon, Assessore alle Politiche del Lavoro del Comune di Chioggia, ha confermato il ruolo centrale della città nella pesca italiana. Chioggia, infatti, ospita la marineria più grande d'Italia, e il 40% della sua economia si basa su questo settore. Marangon ha inoltre sottolineato come la città stia affrontando criticità legate alle normative europee e alla carenza di manodopera e ha ribadito l’importanza di sostenere il lavoro nel settore ittico, nonostante le difficoltà legate alle condizioni di lavoro impegnative che spesso scoraggiano i giovani. Patrizio Giorni, Segretario nazionale della Fai-Cisl con delega alla pesca, ha spiegato che l’incontro è stato organizzato a Chioggia per discutere delle problematiche ambientali, sociali ed economiche che colpiscono la marineria locale e, più in generale, quella dell’Alto Adriatico. Giorni ha posto l'accento sulla necessità di considerare la sostenibilità in tutte le sue dimensioni, ambientale, sociale ed economica, e ha criticato il fatto che, negli ultimi anni, la sostenibilità ambientale abbia prevalso, mettendo in secondo piano gli altri aspetti, auspicando un dialogo costruttivo con le rappresentanze sociali e politiche per bilanciare le politiche in materia di pesca.

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