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Salute

Veneto, 102 infezioni da West Nile nel 2024

Nessun caso autoctono, oerò, di Dengue, Zika o Chikungunya

West Nile, è allarme: un contagio a Rovigo e uno ad Adria

VENEZIA - Dal primo gennaio al 12 settembre 2024, in Veneto non si sono registrati casi autoctoni di malattie trasmesse da vettori come Dengue, Chikungunya, Zika, Usutu o febbre Oropouche. Tuttavia, sono stati confermati 102 casi autoctoni di infezione da West Nile virus, di cui 67 manifestazioni febbrili e 35 casi con forme neuroinvasive. Sono stati rilevati anche 21 casi di encefalite trasmessa da zecca (TBE), 6 casi di Toscana virus e 10 di Malattia di Lyme.

Questo è quanto emerge dal dodicesimo Bollettino di Sorveglianza delle Malattie Trasmesse da Vettori, emesso dalla Direzione Prevenzione della Regione Veneto. Nonostante il calo delle temperature, la stagione vettoriale non è ancora conclusa, e le autorità sanitarie invitano la popolazione a mantenere alta l’attenzione. Si consiglia di evitare la proliferazione delle zanzare eliminando raccolte d’acqua stagnante e utilizzando repellenti cutanei adeguati.

I 71 casi di Dengue registrati in Veneto, così come i 2 casi di Zika e i 2 di febbre Oropouche, riguardano tutti persone rientrate da Paesi in cui queste malattie sono endemiche. Questo dato sottolinea l’efficacia della capacità diagnostica della Regione, che ha adottato misure di disinfestazione tempestive.

Le autorità sanitarie raccomandano di consultare i servizi di medicina dei viaggi delle Aziende ULSS prima di partire per un viaggio in Paesi a rischio e di rivolgersi al proprio medico in caso di sintomi al rientro.

Per ulteriori dettagli e aggiornamenti, la Regione Veneto ha attivato una campagna di comunicazione mirata, disponibile sui social e sui siti delle Aziende ULSS, dei Comuni e della Regione stessa .

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