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Salute
19.09.2024 - 17:27
VENEZIA - Nella giornata di ieri è stato notificato il primo caso autoctono di dengue del 2024 nella regione Veneto, precisamente nell’area dell’Azienda ULSS 7 Pedemontana. Il paziente è un giovane di 20 anni, attualmente ricoverato in ospedale, le cui condizioni sono in miglioramento. Questo caso si inserisce in un contesto più ampio di aumento dei focolai di dengue a livello nazionale ed europeo.
Altre regioni italiane, tra cui Emilia-Romagna, Lombardia, Marche e Toscana, hanno già registrato focolai autoctoni di dengue nel corso di questa stagione. Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) ha rilevato un progressivo aumento dei casi autoctoni in Europa a partire dal 2010. Questo fenomeno è attribuibile a una combinazione di fattori, tra cui l’incremento dei viaggi internazionali, i cambiamenti climatici e l'introduzione di nuovi vettori, come la zanzara tigre.
Già nell’estate del 2020, il Veneto era stato teatro di un focolaio di dengue con 10 casi autoctoni. Nel 2023, focolai si erano registrati in Lombardia e Lazio.
In risposta al caso segnalato, il Servizio Igiene e Sanità Pubblica (SISP) dell’Azienda ULSS ha avviato un’indagine epidemiologica approfondita e un monitoraggio specifico della presenza della zanzara tigre nella zona di residenza del paziente. In collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe), sono stati effettuati sopralluoghi nel raggio di 200 metri dall’abitazione del giovane.
Come previsto dai protocolli regionali, è stata disposta una disinfestazione straordinaria preventiva, che include interventi larvicidi per eliminare le larve di zanzara e adulticidi per colpire le zanzare adulte. Inoltre, è stata avviata un'attività porta a porta presso le abitazioni vicine per verificare eventuali condizioni di rischio per la proliferazione delle zanzare.
Il SISP ha informato i Medici di medicina generale e i Pediatri del territorio per intensificare la sorveglianza in caso di sintomi sospetti di dengue. Ad oggi, in Veneto non sono stati registrati altri casi autoctoni di dengue, né di altre malattie trasmesse da vettori come Chikungunya, Zika, Usutu virus e febbre Oropouche.
Tuttavia, sono stati confermati 131 casi autoctoni di West Nile virus, di cui 41 forme neuroinvasive e 14 donatori asintomatici. Si contano inoltre 21 casi di encefalite da zecca (TBE), 9 di Toscana virus e 11 casi di Malattia di Lyme.
Nonostante il calo delle temperature, la stagione delle zanzare non è ancora terminata, ed è fondamentale mantenere alta l'attenzione. La popolazione è invitata a proteggersi utilizzando repellenti cutanei e a prevenire la proliferazione delle zanzare eliminando raccolte d’acqua stagnante.
Le autorità sanitarie sottolineano l'importanza di consultare il servizio di medicina dei viaggi prima di partire per l'estero e di rivolgersi al proprio medico al rientro se compaiono sintomi sospetti. Per ulteriori informazioni, è possibile consultare la campagna di prevenzione delle malattie trasmesse da vettori, disponibile sui canali social della Regione Veneto e sul sito regionale www.regione.veneto.it/web/sanita/arbovirosi.
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