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IL CASO
19.10.2024 - 17:13
CHIOGGIA – Il consorzio agricolo presente al mercato ortofrutticolo di Brondolo lascia e si sposta al mercato di Rosolina di Bagatella, l’allarme di Giuseppe Boscolo Palo: “A rischio l’intera sopravvivenza del comparto ortofrutticolo clodiense”. Il presidente di Chioggia Ortomercato del Veneto parla apertamente di disfatta dovuta alla decisione, da parte dell’amministrazione Armelao, di far passare la gestione del mercato locale da privata a pubblica. “Dopo la gestione pubblica del mercato orticolo di Brondolo che verrà deliberata domani in consiglio comunale – spiega – de che metterà a dura prova l'esistenza stessa del comparto orticolo clodiense, almeno nella tutela delle piccole e medie aziende agricole del territorio, un pezzo della storia di una struttura a servizio dell'agricoltura andrà via dal territorio di Chioggia. Ci siamo giustamente scandalizzati tutti nel venire a sapere del forte rischio che Chioggia possa perdere la facoltà di biologia dell'università di Padova, spero che altrettanto l'amministrazione comunale con il sindaco Armelao chieda conto a Consorzi Agrari Italia di questa decisione che impoverisce il tessuto socio-economico di Chioggia. Sarei anche curioso di sapere cosa ne pensano Coldiretti, Cia e Confafricoltura, anche sul fatto di affidare alla comunale Sst la gestione dell’intero mercato orticolo di Brondolo”. Sulla decisione l’amministrazione Armelao sembrava aver fatto parzialmente un passo indietro. La questione, infatti, compariva già nell’ordine del giorno del precedente consiglio comunale, me era stata rimandata. Nel frattempo è passato quasi un mese, ma il possibile cambio di rotta non c’è stato e ora il passaggio ad una gestione pubblica è di nuovo uno dei punti all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale che si terrà, in sala maggiore, domani alle 19.30. Le parole proprio del sindaco Mauro Armelao, durante una commissione consiliare, nei confronti di Chioggia Ortomercato del Veneto e Giuseppe Boscolo Palo, avevano fatto molto discutere a livello politico: “Credo non ci voglia un esperto di politiche agricole – aveva detto il primo cittadino - per gestire un Mercato con un fatturato di 50mila euro. Non Serve una laurea in politiche agricole per riscuotere 250mila euro di affitti. Quindi, come amministrazione, è giusto secondo me agevolare una pubblica amministrazione, non perchè odio i privati, ma se devo decidere che 300 o 250mila euro sono di affitti, sinceramente questi fanno comodo anche ad Sst”.
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