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IL CASO

Studenti senza trasporto pubblico

Il comitato cittadino e il consigliere Montanariello sollevano la questione alle autorità locali e regionali

“Comune, nessun progetto per il Mercato ittico”

Jonatan Montanariello

SANT'ANNA DI CHIOGGIA - Gli open day delle scuole superiori del territorio? Inacessibili per gli studenti di Sant'Anna di Chioggia, a meno che non si paghino in proprio un pulmino privato. Il caso è stato sollevato, online su alcuni gruppi Facebook, dai genitori dei ragazzi di terza media. Nelle prossime settimane saranno chiamati a scegliere l'istituto superiore da frequentare a partire da settembre 2025 e, proprio per questo, nel territorio esistono gli open day: giornate in cui gli istituti si aprono al pubblico per fare conoscere i vari servizi proposti ai futuri studenti. Ma come arrivarci da Sant'Anna di Chioggia. Con il treno Chioggia - Rovigo fermo da mesi e le corse quasi azzerate degli autobus ACTV, è praticamente impossibile, a meno che ogni genitore non si prenda un giorno di ferie per ciascuno open day oppure si faccia un gruppo per pagare un pulmino privato. Della particolare questione si sta interessando anche il comitato cittadino della frazione che ha scritto al sindaco Mauro Armelao, all'assessore ai Trasporti Maria Rosa Boscolo Chio, all'assessore alle frazioni Angelo Mancin e, per conoscenza, anche al presidente del consiglio comunale Beniamino Boscolo Capon, per chiedere all'amministrazione di cercare una soluzione che possa aiutare le famiglie. Del caso si sta occupando anche il consigliere regionale e comunale del PD Jonatan Montanariello che ha presentato una interrogazione al consiglio Regionale: “La Giunta regionale intende supportare i Comuni per garantire agli studenti sia i servizi minimi di trasporto che quelli integrativi, con l’obiettivo di rendere efficienti e soprattutto sicuri i collegamenti con gli istituti scolastici? - si legge nell'interrogazione fatta all'assessore regionale ai Trasporti Elisa De Berti - Parliamo di un’utenza che, in alternativa al servizio di trasporto pubblico o all’accompagnamento dei genitori, può spostarsi solo a piedi o in bicicletta. Opzioni assolutamente pericolose, visto che parliamo della Strada Romea. Non solo: a Sant’Anna, come già denunciato con precedenti interrogazioni, ci sono elementi di ulteriore forte rischio, legati agli attraversamenti pedonali e fermate degli autobus posizionate a ciglio strada. La legge regionale che disciplina il trasporto pubblico locale stabilisce il dovere di garantire la mobilità a tutti. A maggior ragione – conclude l’esponente dem – se pensiamo che i disservizi di questo settore possono compromettere direttamente l’accesso all’istruzione. Un intervento, sia nel caso di Sant’Anna che in modo capillare a livello veneto, si rende dunque necessario”.

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