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DAL COMUNE

Torre campanaria, arriva l’accordo

La mediazione per regolarizzare la proprietà aprirebbe la strada a progetti di recupero

Cavarzere e Cona insieme per valorizzare il territorio

Il municipio di Cavarzere

CAVARZERE – Il consiglio comunale ha approvato il verbale di mediazione stragiudiziale riguardante la procedura di mediazione tra il Comune di Cavarzere e la parrocchia di San Mauro Martire. L’accordo, che riguarda una complessa controversia legata alla proprietà di alcuni immobili storici utilizzati dalla parrocchia, tra cui la torre campanaria e la sagrestia, rappresenta un passo significativo per regolarizzare situazioni giuridiche e amministrative rimaste ambigue per molti anni. La questione principale riguarda la proprietà e l’uso degli immobili che la parrocchia ha occupato per oltre vent’anni, periodo che la pone in condizione di usucapire, secondo la normativa, la titolarità della sagrestia, della cappella del Cristo e della casa del parroco. Il Comune ha così deciso di cedere alla parrocchia questi beni, riconoscendo che gli edifici hanno svolto per decenni un ruolo di interesse parrocchiale e religioso senza contestazioni di possesso. Attraverso questo accordo, il Comune di Cavarzere sceglierebbe quindi di rinunciare al proprio diritto di uso demaniale sul terreno e sugli immobili ceduti, mentre la parrocchia, in cambio, cederebbe al Comune la proprietà della torre campanaria. Questa permuta è considerata equa da entrambe le parti, che non prevedono alcun conguaglio economico, poiché il valore dei beni scambiati è ritenuto equivalente. L’accordo formale, una volta approvato in via definitiva con le autorizzazioni notarili previste per il 25 novembre 2024, consentirà al Comune di avviare progetti di recupero e valorizzazione della torre campanaria, un bene di interesse culturale riconosciuto dal Ministero della Cultura. Finora, a causa delle incertezze sulla titolarità del bene, il Comune non ha potuto usufruire di fondi per ristrutturazioni, trovandosi persino costretto a transennare la torre per motivi di sicurezza. Questo passaggio potrebbe ora rappresentare l’inizio di un percorso per riportare alla comunità un edificio di rilevanza storica. Durante il consiglio comunale, alcuni consiglieri hanno sollevato domande tecniche e giuridiche, chiedendo chiarimenti sui benefici concreti per il Comune e sulla legittimità delle decisioni pregresse in materia di demanio. Alcuni dubbi sono stati chiariti dall’architetto incaricato, il quale ha confermato che il terreno oggetto della costruzione della sagrestia e della casa del parroco è di proprietà comunale e non statale, chiarendo così la validità della cessione. L’approvazione dell’accordo potrebbe segnare un nuovo capitolo per la gestione dei beni culturali e storici di Cavarzere, grazie all’opportunità di accedere a fondi di finanziamento per la ristrutturazione. Il sindaco Pierfrancesco Munari ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa nel chiarire questioni patrimoniali che si trascinano da decenni. “Ci sono errori che risalgono a secoli fa - ha dichiarato, riferendosi alla necessità di aggiornare il catasto e risolvere questioni di usucapione legate agli immobili -, poichè non erano accatastati dei beni, quali la casa del parroco, la cappella del crocefisso e addirittura era presente ancora una calle che non esiste più, che collegava il retro Duomo con il fianco di quest’ultimo. La chiusura di questa controversia non solo consentirà una gestione più chiara e trasparente del patrimonio pubblico, ma potrebbe anche aprire la strada a futuri finanziamenti per la manutenzione e la valorizzazione della torre campanaria, un simbolo storico per la comunità”.

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