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CRONACA

In piazza al grido di “giustizia”

Una nuova manifestazione in ricordo di Green, il gatto barbaramente ucciso

In piazza al grido di “giustizia”

SOTTOMARINA – In tanti nel pomeriggio di sabato hanno sfidato il clima uggioso e la nebbia e si sono radunati in piazzale Europa per chiedere ancora una volta giustizia per il gatto “Green”, barbaramente picchiato e deceduto a causa delle violenze subite dall'ex fidanzato della sua padroncina, un giovane di Sottomarina. Da Roma è arrivato in giornata anche il noto attivista per i diritti degli animali Enrico Rizzi, il promotore di questa seconda manifestazione organizzata in città che nei giorni successivi all’annuncio è stata condivisa in numerosi gruppi social, alcuni dei quali nati proprio dopo il terribile fatto di Green, per richiamare più partecipanti possibili. Dopo il raduno dei partecipanti il corteo si è fermato nella piazza per un momento di confronto. “I cittadini chiedono di inasprire le pene ma lo stato continua ad essere assente - ha detto Rizzi”. Sotto casa del giovane responsabile del violento atto una pattuglia dei carabinieri, posizionata per sicurezza e per evitare disordini, dato che la manifestazione, inizialmente, doveva proprio svolgersi sotto la sua abitazione (una richiesta avanzata dallo stesso Rizzi e bocciata dalla Questura). “Purtroppo, nonostante tutto, questa persona deve essere tutelata - ha continuato Rizzi - ma vedere che ancora oggi chi delinque e maltratta, o peggio uccide, gli animali viene comunque tutelato, questo da fastidio. Inutile direi ai cittadini ‘denunciate’ quando poi, alla fine, lo Stato ci lascia da soli. E’ accaduto con Green ma accade ogni giorno in tutta Italia. Ricordiamo quei giovani delinquenti di Anagni che hanno ucciso una capretta a calci, o quello che ha impiccato il cane. Ma in galera, alla fine, non ci è andato nessuno”. Il noto attivista ha lanciato un appello chiedendo il carcere per chi uccide gli animali “E' una battaglia di civiltà lunga e tortuosa purtroppo, ma è solo questione di tempo. La vinceremo insieme”. ‘Assassini’, così li ha definiti Rizzi “Perchè non si può definirli in altro modo”. La rabbia dei presenti era palpalbile. “Loro non devono pagare con i soldi, devono pagare con la galera” - ha aggiunto una donna presente alla manifestazione. Una storia che ha scosso profondamente la città cominciata il 4 settembre quando Green è stato brutalmente pestato dal ragazzo che, invece, avrebbe dovuto dargli solo da mangiare. Così gli aveva chiesto la sua fidanzata, fuori per lavoro: “Dai da mangiare al cane e al gatto”. Il micio però le era stato regalato da un ex e questo è incredibilmente bastato per far scattare una violenza inaudita da parte del 25enne. Quando la padroncina è tornata a casa ha trovato una scena raccapricciante: sangue ovunque, sulle pareti sulle finestre e il povero Green sopra una mensola con lesioni gravissime tanto da richiedere il suo ricovero una clinica di Padova dove è stato seguito giorno e notte fino al triste epilogo. La padrona di Green ha subito lasciato il ragazzo e lo ha denunciato l’accaduto alle forze dell’ordine.

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