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CONA
09.11.2024 - 10:56
Alcuni profughi a Conetta
CONA - Si è chiuso ieri nel tribunale di Venezia con tre condanne e due assoluzioni “eccellenti” il caso della truffa ai danni dello stato per l’hub degli immigrati nella ex base di Conetta. Sono stati infatti assolti perché il fatto non sussiste Domenico Cuttaia allora prefetto di Venezia e il collega ora a Bolzano Vito Cusumano. Condannati invece per truffa Annalisa Carraro, Simone Borile e Gaetano Battocchio, allora vertici della cooperativa padovana Edeco, che gestivano il centro di accoglienza.
Dall’inchiesta era emerso che utilizzavano personale inferiore a quello stabilito nel bando per guadagnare sulla gestione degli immigrati. Due anni e mezzo a Simone Borile, numero uno delle coop, un anno e mezzo ad Annalisa Carraro e un anno a Gaetano Battocchio. I giudici li hanno invece dall’accusa di aver utilizzato meno medici e infermieri.
Assoluzione piena per gli allora responsabili della prefettura di Venezia dall’accusa di avere agevolato la cooperativa nella gestlione dell’hub per i migranti di Conetta, avvisandoli dei controlli (rivelazione di segreto d’ufficio) e chiudendo un occhio. La prescrizione ha invece cancellato l'altro reato contestato a Borile, Carraro e Battocchio, ovvero la frode in pubbliche forniture per gli stessi fatti. Anche il reato di truffa si prescriverà nel marzo prossimo. I fatti contestati dal pm di Venezia sono risalenti al dal 2015 al 2017. Gli avvocati hanno già annunciato che ricorreranno in appello.
L’indagine sull’hub aveva portato all’accusa nei confronti di 12 persone in totale, tra funzionari della prefettura e responsabili della cooperativa Edeco.
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