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Interviste
21.11.2024 - 13:40
CHIOGGIA - La ZTL sempre nell’occhio del ciclone, ma un ciclone che stavolta si dirige per negozi delle rive, come ha dichiarato Alessandro Da Re di Ascom. I pareri sono diversi e contrastanti, mettendo in evidenza la difficoltà a mettere in relazione le diverse esigenze. Un concittadino ci riferisce che trova la situazione peggiorata dopo l’attivazione della Ztl, perché in precedenza dalle 10 entrava in vigore la zona pedonale, si metteva la sbarra nei pressi della chiesa di S. Giacomo e la situazione era relativamente tranquilla, ma “adesso fino alle 11 c’è un caos totale, il pedone è in pericolo”. C’è poi la lamentela sul fatto che “le macchine non possono entrare, mentre le moto si: se hanno deciso così sarà la cosa migliore, ma il motivo non è comprensibile”. Un signore che sta entrando in Corso del Popolo a piedi ci riferisce che secondo lui la ZTL sta andando bene e gradisce il lavoro fatto: “meno traffico sulla piazza, si sta bene”.
Una signora che passeggia con l’aiuto del bastone per la Riva Vena ci parla che le persone in buona salute andrebbero “istruite” ad entrare a Chioggia parcheggiando le macchine al sicuro nei parcheggi fuori dal centro storico ed entrare a piedi. In corso d’opera abbiamo deciso di contattare Alessandro Da Re in videochiamata, che ai nostri microfoni ha dichiarato che “in generale per fare la ZTL si è messa in opera partendo dalla fine, coi parcheggi ancora da creare. Per quanto riguarda nello specifico le attività, i disagi si sono concentrati in particolare in Fondamenta Canal Lombardo e Fondamenta San Domenico perché la ZTL di fatto prima non c’era". Abbiamo poi incontrato Marco Niceforo, il cui negozio si affaccia sul Canal Lombardo, che a proposito dei disagi della zona dopo l’attivazione della ZTL ha affermato: “nel periodo estivo ci si arrangia con ciclomotori e bici, mentre col freddo e maltempo invernale non arriva più nessuno. Per migliorare la situazione bisognerebbe spegnere la ZTL alle 18 per permettere ai clienti che arrivano da altre zone della città a fare gli acquisti veloci. Se non si arriva a questa soluzione il commercio nelle fondamenta è destinato a sparire”. La Ztl continua a dividere e una fotografia piuttosto pessimistica della situazione attuale la fa proprio la signora di cui sopra: “nessuno vuole capire, ognuno ha la sua testa e ragiona per il proprio interesse. Come quelli che passano per la Riva Vena senza portare le bici a mano”.
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