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25 novembre
25.11.2024 - 15:19
CHIOGGIA - Oggi, in occasione della Giornata Mondiale per l'Eliminazione della Violenza sulle Donne, abbiamo avuto il piacere di intervistare l'assessore Sandro Marangon, il quale ci ha parlato delle difficoltà quotidiane che i servizi sociali di Chioggia affrontano nella lotta contro la violenza di genere.
Assessore Marangon, quali sono le principali situazioni che i servizi sociali incontrano nel loro lavoro quotidiano per quanto riguarda la violenza di genere?
"Ahimè, anche a Chioggia ci troviamo a dover affrontare molte situazioni difficili legate alla violenza di genere. Spesso, le donne che vivono queste problematiche si rivolgono inizialmente al Pronto Soccorso, dove ricevono assistenza immediata. Successivamente, si recano al commissariato o dai Carabinieri, e infine arrivano ai servizi sociali. Talvolta, sono anche i nostri operatori a entrare in contatto con queste donne, che magari si sono già rivolte a questi altri servizi. In ogni caso, ci sono più punti di accesso ai nostri servizi, il che rende il sistema di supporto abbastanza articolato".
Come agiscono i servizi sociali per contrastare questo fenomeno e supportare le donne vittime di violenza?
"Come servizi sociali, siamo a stretto contatto con tante situazioni familiari e di disagio, tra cui povertà e altre difficoltà sociali. Nel nostro ambito territoriale, che include Chioggia, Cavarzere e Cona, abbiamo affidato il servizio del Centro Antiviolenza alla cooperativa Iside, che è specializzata nella gestione di queste problematiche. Il centro antiviolenza di Chioggia è operativo da tempo, mentre a Cavarzere abbiamo uno sportello dedicato esclusivamente a questo tipo di problematiche. Naturalmente, tutto è coordinato dai nostri servizi. È un lavoro di rete molto importante, in cui cerchiamo di dare supporto alle donne in difficoltà, accompagnandole nel loro percorso di uscita dalla violenza".
Come si colloca la situazione di Chioggia rispetto al contesto nazionale? Ci sono caratteristiche particolari?
"Per quanto riguarda i numeri, posso dirvi che a Chioggia attualmente seguiamo circa 25 situazioni di violenza, mentre a Cavarzere sono 9. Tuttavia, i numeri reali potrebbero essere ben più alti, poiché molte donne che subiscono violenza non denunciano. Molto spesso, infatti, la violenza viene rilevata in pronto soccorso, ma non sempre si arriva alla denuncia vera e propria. È questo uno dei messaggi che voglio sottolineare in questa giornata: è fondamentale che le donne denuncino la violenza che subiscono. Solo così possiamo intervenire tempestivamente e aiutarle davvero. Altrimenti, la situazione rischia di diventare sempre più difficile da gestire. I numeri a livello nazionale sono preoccupanti: stamattina, ho letto sul Corriere della Sera che nel 2024 in Italia sono già centinaia le vittime di violenza di genere".
La violenza di genere è legata solo a situazioni di povertà o disagi sociali, o si tratta di fenomeni che attraversano diverse fasce della società?
"La violenza di genere è un fenomeno complesso che non può essere ricondotto a un'unica causa. È vero che in contesti di povertà o dove ci sono dipendenze, il rischio di violenza aumenta, ma non è solo questo. Ci sono anche situazioni che colpiscono persone che, dall'esterno, potrebbero sembrare appartenere a contesti sociali più stabili. La violenza può manifestarsi in qualsiasi ambito, e a volte nemmeno i segnali esterni lasciano intuire ciò che sta accadendo dentro le mura domestiche. Per noi è importante riuscire a intercettare questi casi, anche quelli che non emergono immediatamente, e fare rete con gli altri servizi per offrire il massimo supporto possibile".
Cosa possiamo fare come comunità per prevenire la violenza di genere? "
Prima di tutto, dobbiamo continuare a sensibilizzare la comunità e fare in modo che tutte le persone sappiano che esistono servizi di supporto per le vittime di violenza, e che nessuno deve sentirsi mai solo. È fondamentale che le donne sappiano che possono denunciare e che troveranno un supporto concreto. La violenza di genere è un problema che riguarda tutti, e solo con l’impegno di tutti possiamo sperare di contrastarla in modo efficace".
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