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veneto
28.11.2024 - 15:35
Pronto Soccorso
MESTRE - Questa mattina, le forze dell'ordine sono intervenute nel Pronto Soccorso di Mestre per gestire una situazione di crescente aggressività da parte di un paziente. Il soggetto, un uomo di circa cinquant'anni, di origine straniera, era arrivato nella serata di ieri lamentando un quadro clinico lieve, ma era stato comunque triagiato, valutato e sottoposto a esami e terapia. Dopo essere stato dimesso intorno alle 4:00 del mattino, l'uomo aveva deciso di rimanere nella sala d'attesa a causa del freddo, senza inizialmente dare segni di comportamento minaccioso.
Tuttavia, nelle prime ore della mattina, intorno alle 7:00, la situazione è peggiorata. Il paziente ha manifestato un atteggiamento aggressivo nei confronti degli operatori, lanciando minacce verbali e mostrando uno scalpello, che ha poi riposto nello zaino. Il quadro è rapidamente degenerato, con l’uomo che si è presentato alla guardiola del triage armato dell'attrezzo, adottando posture minacciose.
A questo punto, gli operatori sanitari hanno attivato le misure di sicurezza, proteggendo sé stessi e gli altri presenti, e hanno allertato le forze dell'ordine. L'intervento delle forze dell'ordine, già precedentemente avvisate, è stato tempestivo: gli agenti sono riusciti a immobilizzare il soggetto e a mettere in sicurezza l'intera area del Pronto Soccorso.
Successivamente, il paziente è stato valutato da personale sanitario in collaborazione con le forze dell'ordine. La valutazione ha evidenziato che l'uomo necessitava di cure psichiatriche. Pertanto, è stato trasferito e ricoverato nella Psichiatria dell'Angelo per ricevere le cure appropriate.
La dottoressa Chiara Berti, Direttore dell'Ospedale dell'Angelo, ha dichiarato che, sebbene non siano noti precedenti accessi sanitari del soggetto, non si esclude che l'uomo abbia frequentato la sala d'attesa in passato come luogo di riparo. Inoltre, ha sottolineato l'importanza di distinguere il caso da altri episodi recenti di violenza, precisando che in questa occasione il paziente mostrava evidenti segni di difficoltà psichiatriche. "Si tratta di situazioni complesse e spiacevoli, ma che i nostri operatori dell'emergenza-urgenza sono formati ad affrontare", ha affermato la dottoressa Berti.
L'intervento tempestivo degli operatori sanitari e delle forze dell'ordine ha confermato l'efficacia del protocollo operativo comune, elaborato nei mesi precedenti e che coinvolge le forze dell'ordine, il Suem118, il reparto di Psichiatria e tutti gli operatori dell'emergenza-urgenza. La dottoressa Berti ha ribadito che, nonostante l'efficacia del protocollo, non si aspettavano di doverlo applicare con una tale frequenza, pur essendo le cause degli episodi sempre diverse.
L'ospedale ha anche ringraziato pubblicamente il personale sanitario e le forze dell'ordine per la professionalità dimostrata nella gestione della situazione.
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