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IL REPORT
05.12.2024 - 15:50
CHIOGGIA - Con la pubblicazione del report sulla marineria di Chioggia, riprende l’attività periodica di analisi da parte dell'osservatorio socio-economico della pesca e dell'acquacoltura di Veneto Agricoltura, che offre un'istantanea sulla marineria dell'Alto Adriatico e sulle dinamiche della filiera ittica. Chioggia, con la sua flotta marittima, rappresenta uno dei centri principali per la pesca in Veneto e nel Nord Italia. Nel 2023, Chioggia conta 222 pescherecci, confermando la propria posizione di leader nella regione. La flotta locale ha registrato un aumento del +2,8% rispetto all’anno precedente e del +5,2% rispetto al decennio scorso, contribuendo a più di un terzo della flottiglia veneta. Tuttavia, il settore della pesca marittima presenta segnali contrastanti: sono 434 le imprese registrate nel settore della produzione ittica primaria, ma il numero delle imprese di pesca marittima è in calo (-17,1% rispetto al 2014). In controtendenza, il settore dell'acquacoltura ha visto una crescita significativa con un +47,9% in dieci anni, arrivando a 139 imprese nel 2023. In totale, la filiera ittica clodiense comprende 603 imprese, un valore che segna un lieve calo (-1,0%) rispetto a dieci anni fa, indicando un'evoluzione del settore verso forme più moderne di gestione e commercializzazione del prodotto. Nel mercato ittico di Chioggia, la produzione locale continua a dominare: nel 2023 sono state sbarcate 6.319 tonnellate di prodotto ittico, rappresentando l'83% dei quantitativi complessivi. Sebbene si registri un calo del -8,0% rispetto al 2022, il fatturato ha visto un incremento del 10%, raggiungendo i 24,1 milioni di euro. Questo indica che, nonostante una diminuzione dei volumi di prodotto, i prezzi medi alla produzione sono in aumento, soprattutto per alcune specie ittiche, con aumenti significativi per sardine (+40,9%), cefali (+57,4%), orate (+57,7%) e moscardini (+92,9%).I transiti mercatali totali, comprensivi di pesce nazionale ed estero, ammontano a 7.574 tonnellate, con un calo del -40,8% rispetto al 2014, che si riflette in una riduzione del fatturato (-13%) nella stessa decade. Tuttavia, la qualità del prodotto e l'incremento delle quotazioni di mercato dimostrano che la marineria di Chioggia riesce a mantenere una sua competitività anche in un contesto di flessione quantitativa. Un altro fiore all'occhiello dell'economia ittica chioggiotta è rappresentato dalla pesca e allevamento di molluschi bivalvi. Nel Compartimento Marittimo di Chioggia, il Consorzio Co.Ge.Vo. gestisce la pesca di vongole di mare e fasolari, utilizzando 77 turbosoffianti. Nel 2023, la produzione di molluschi bivalvi ha visto un incremento significativo del +43,7%, con un picco nella produzione di lupini, che ha registrato un aumento del +62,4% rispetto al 2022. Nonostante i buoni risultati della pesca, il settore delle vongole di mare sta attraversando una crisi grave, con il cambiamento climatico che ha ridotto drasticamente la produzione dei lupini, mettendo a rischio molte imprese. Questo scenario pone una grande sfida per il comparto, che dovrà adattarsi a nuove condizioni ambientali e a un mercato in continua evoluzione. Infine, la venericoltura, con l'allevamento della vongola filippina nelle acque lagunari di Chioggia, sta guadagnando attenzione. Nonostante la produzione di mitili in Laguna di Chioggia stia diminuendo, a causa del trasferimento degli impianti di mitilicoltura verso il mare aperto, questa attività rappresenta comunque una risorsa per l'economia locale.
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