Cerca

IL CASO

Tari, "Provvedimenti insostenibili”

Imprenditori e associazioni contro gli aumenti della tariffa giudicata eccessiva

Tari, "Provvedimenti insostenibili”

CHIOGGIA – Dopo Gebis e Cisa Camping, anche Ascot Spiagge e ConfCommercio contro gli aumenti della Tari voluti dall’amministrazione comunale e giudicati eccessivi tanto da mettere a rischio l’esistenza delle stesse aziende. “Generalmente ci si aspetta a Natale un altro tipo di pacco, di certo non l’aumento della Tari che ha un peso specifico nelle aziende significativo – spiega il presidente di Ascot Spiagge Giorgio Bellemo - Un pacco che non arriva da solo perché stanno giungendo e, ad alcuni imprenditori delle spiagge sono già arrivati, degli avvisi e accertamenti esecutivi, con intimazione di pagamento, da parte di Sst per quanto riguarda l’Ica, la tassa comunale sulla pubblicità. Ad un concessionario sarebbero arrivati ben 29mila euro da pagare, a volte anche per avere affisso solo delle bandiere in spiaggia. Mi sembra ci sia molta confusione: il Comune vanta in Veritas un rappresentante importante così come comanda Sst con un amministratore unico. Credo che oggi l’amministrazione debba aprire un tavolo di confronto con le categorie prima di Natale spiegando bene qual è il grado della situazione. Questo tipo di azione infatti, non è pensabile. Gli imprenditori balneari stanno soffrendo in maniera terribile. Vanno almeno capite quali sono le dinamiche che ha portato a una situazione del genere nei confronti di queste categorie”. Dopo le associazioni turistiche, anche Confcommercio Chioggia esprime forte contrarietà nei confronti dell’aumento della Tari. Secondo la locale associazione di categoria, la decisione di incrementare l’imposta sui rifiuti rischia di avere gravi ripercussioni su un tessuto economico già duramente colpito negli ultimi anni da crisi economiche, pandemia e, più recentemente, dall’inflazione. “L’aumento della Tari - sottolinea il presidente Alessandro Da Re - rappresenta un ulteriore fardello per le imprese del nostro territorio che già si trovano a fronteggiare costi di gestione in crescita, bollette energetiche esorbitanti e un mercato in contrazione. Un provvedimento del genere rischia di soffocare ulteriormente la ripresa economica e la competitività delle aziende locali, in particolare quelle legate al turismo, alla ristorazione e al commercio al dettaglio. Anche le modalità di applicazione dell’aumento che di fatto grava tutto sulla rata di conguaglio del 2024 ha un impatto insostenibile per le aziende del nostro territorio considerando anche che l’aumento è previsto anche per il 2025”. Confcommercio Chioggia chiede con urgenza all’Amministrazione Comunale di avviare un tavolo di confronto con le associazioni di categoria per valutare alternative più sostenibili. “È necessario – conclude Da Re -trovare soluzioni condivise che salvaguardino l’equilibrio economico delle attività produttive e il benessere della comunità locale. Non siamo contrari a migliorare i servizi di gestione dei rifiuti, ma riteniamo che sia indispensabile un approccio più equilibrato e che tenga conto delle difficoltà che le imprese stanno affrontando. Senza un intervento correttivo, il rischio è di vedere chiudere molte attività, con ripercussioni occupazionali e sociali gravi per tutto il territorio”.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400