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SICUREZZA

Un impegno contro la pesca illegale

L’operazione “e-Fishing” della Guardia Costiera per prodotti ittici sicuri e di qualità

Un impegno contro la pesca illegale

Coinvolti oltre 1.500 militari, 450 mezzi terrestri e aeronavali. Oltre 9mila i controlli e 746 gli illeciti

CHIOGGIA - I controlli della Guardia Costiera per rendere sicuri e di qualità i cenoni di Natale e Capodanno. L’operazione “E-Fishing” coinvolge anche la Capitaneria di Chioggia e ha lo scopo di garantire la qualità dei prodotti che arrivano sulle tavole degli italiani ed il rispetto delle disposizioni nazionali e internazionali.

L’operazione, attiva su tutto il territorio nazionale e in corso fino a gennaio, si è articolata in una preliminare fase di “analisi”, durante la quale sono stati individuati i target di possibile interesse mediante un attento monitoraggio del territorio. Successivamente è scattata la seconda fase “operativa” che ha permesso di attuare un contrasto diretto alle attività di pesca illegale attraverso l’esecuzione delle verifiche preventivamente pianificate. L’operazione condotta dalla Guardia Costiera si è concentrata quindi sull’attività di prevenzione e di contrasto, a livello nazionale, per individuare potenziali fattispecie illegali nel settore, che coinvolgano in particolare le importazioni e la commercializzazione di prodotti ittici provenienti da paesi terzi, la cattura e commercializzazione di specie non consentite e la compravendita di pescato in assenza delle informazioni obbligatorie in materia di tracciabilità. Si tratta di comportamenti disonesti che compromettono non solo la qualità del prodotto destinato alla vendita, ma pregiudicano anche la concorrenza leale e la capacità del cittadino di scegliere consapevolmente.

I risultati dell’operazione sono stati notevoli in tutto il territorio nazionale: 746 illeciti rilevati a livello amministrativo e penale, 233 attrezzi da pesca sequestrati, sanzioni che ammontano a un milione di euro e circa 200 tonnellate di prodotto ittico sequestrato. Nell’ambito interregionale di competenza della Direzione marittima di Venezia, che comprende Veneto, Trentino-Alto Adige, province di Bergamo, Brescia e Pordenone e parte della provincia di Udine, si è registrato il sequestro di 2 tonnellate di prodotti ittici sprovvisti di tracciabilità o non in regola con le norme in materia di etichettatura, a fronte dell’elevazione di 22 sanzioni amministrative per un totale di circa 42.500 euro, frutto di 64 ispezioni eseguite. Controlli che, la Guardia Costiera, effettua comunque tutto l’anno per per garantire la qualità dei prodotti che arrivano sulle tavole degli italiani, salvaguardando il cittadino, la risorsa ittica e l’ambiente. Nel 2024, infatti, è di oltre 9 milioni di euro l'importo totale delle sanzioni comminate, con oltre 800 tonnellate di prodotto irregolare sequestrato, principalmente per illeciti connessi alla mancanza delle informazioni obbligatorie relative alla tracciabilità del pescato, che accerta la genuinità e la provenienza del prodotto. Nel corso dell'anno, l'azione di contrasto alla pesca illegale ha permesso di effettuare sull'intero territorio nazionale oltre 100mila verifiche e ispezioni approfondite sia in mare che lungo la filiera commerciale, con un monitoraggio continuo, dalla cattura del pescato fino alla vendita al cittadino.

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