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DALLE SPIAGGE
24.01.2025 - 16:36
SOTTOMARINA – Ok al rinnovo del brevetto per i bagnini, ma rimane l’incognita sul limite d’età. Piano piano qualcosa si muove da Roma e sempre da sponda Lega. E’ stato presentato in queste ore un emendamento al Milleproroghe i cui dettagli sono stati spiegati dalla parlamentare Giorgia Andreuzza. “Nessun allarme per la stagione balneare 2025”, ha spiegato. Infatti, grazie a questo intervento che la leghista si augura condiviso da tutte le forze politiche, “potrà svolgersi regolarmente garantendo continuità al servizio di assistenza in mare o nelle piscine delle nostre strutture ricettive”.
La “costante” interlocuzione con gli operatori del settore e l’intero comparto, ha spiegato l’esponente del Carroccio, ha permesso di trovare “una soluzione rapida per intervenire a favore di tutti quegli imprenditori che avevano bisogno di garanzie per programmare l’offerta turistica imminente”. Tutti i problemi erano nati dal decreto n. 85 del 29 giugno 2024 del Ministero delle Infeastrutture e Trasporti capitanato da Matteo Salvini, che ha riorganizzato il mondo del salvataggio. Per risolvere i problemi riscontrati con il decreto del 2016, è stata innalzata l'età minima a 18 anni per diventare "assistente bagnanti" (anche se è possibile seguire il corso già a 16 anni). È stato imposto alle associazioni autorizzate di adottare gli stessi criteri nella formazione degli allievi e di seguire un programma educativo uniforme. In passato, ogni associazione poteva decidere liberamente il contenuto delle lezioni, il programma, il monte ore e i criteri di ammissione (inclusa l'età).
Il decreto del 2024 ha standardizzato il sistema di formazione, stabilito l'età minima per partecipare ai corsi e un'età più avanzata per esercitare la professione. Inoltre, la supervisione è passata dallo Stato, sottraendola alle inefficienze delle associazioni autorizzate. Le norme attuali sono ora di competenza statale. Ora il problema dei rinnovi dei brevetti pare sia in via di risoluzione, ma quello dell’età minima no. Chi infatti ha esercitato la professione l’anno scorso a 16 anni, attualmente non può esercitarla più finché non ne compirà 18.
“L’emendamento che è stato fatto è un primo passaggio – spiega il presidente di Ascot Spiagge Giorgio Bellemo – esiste ora un altro emendamento fatto dal deputato Paolo Tosato che richiede che i minorenni possano esercitare quest’anno. Sono all’attenzione della commissione e ora sono in discussione. Ci auguriamo che questi interventi vengano tutti accolti in modo da risolvere gran parte dei problemi che, al momento, abbiamo nel trovare il personale necessario per l’imminente stagione estiva”.
Raffaella Boscolo, presidente di Cisa camping: “Se da un lato l’intervento dell’onorevole Andreuzza offre una soluzione temporanea, permettendo ai bagnini di operare senza interruzioni, dall’altro non affronta in maniera adeguata le questioni strutturali e operative che il settore continua a fronteggiare. La necessità di una revisione complessiva delle normative che regolano la professione dei bagnini, e di un supporto più ampio alle imprese balneari, resta assolutamente urgente. L’emendamento è un aiuto concreto, ma non può essere considerato la soluzione definitiva. Gli operatori del settore hanno bisogno di misure più robuste e durature per garantire non solo la continuità del servizio, ma anche la sicurezza effettiva nelle nostre spiagge e delle nostre piscine”.
“Un plauso all’onorevole Giorgia Andreuzza che ha posto subito l’attenzione a un annoso problema che metteva in discussione lo svolgimento della stagione balneare in tutta la costa italiana - il commento di Gianni Boscolo Moretto, presidente di Gebis-Chioggia Spiagge -. Un emendamento che nasce anche dal contributo di Gebis Chiogga Spiagge e degli operatori balneari della nostra località. Più volte in questi giorni abbiamo interloquito con l’onorevole Andreuzza per trovare una soluzione per salvare almeno la stagione 2025 che ormai il sistema balneare sta programmando come ogni anno in questo periodo. Rimane ancora aperta la questione legata all’età minima per svolgere l’attività, spero che anche questa limitazione venga perlomeno differita dopo la stagione estiva, sempre che non si riesca a risolvere prima. Il Decreto 85/2024 va sicuramente rivisto in toto per dare tranquillità, sicurezza e professionalità alla balneazione attrezzata italiana”.
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