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CAVANELLA D’ADIGE
28.01.2025 - 17:25
Corte Salasco
CAVANELLA D’ADIGE - Corte Salasco salvata dai Forestali. Il complesso, vicino al centro di Cavanella d’Adige, continua a non suscitare interesse da parte dei privati. La questione è stata discussa durante l’ultima commissione consiliare, presieduta dai consiglieri Marcello Gorini e Marco Lanza, ma ci saranno ulteriori approfondimenti: presto, infatti, verrà organizzato un incontro e una visita in loco per poter vedere dal vivo l’attuale situazione. La storia di Corte Salasco è ben nota agli addetti ai lavori. Novecento mila euro per l’acquisto, due milioni e seicento mila euro per il restauro.
E’ la cifra sborsata dal Comune di Chioggia, attinta dai fondi della Legge Speciale durante la giunta Guarnieri. E’ un antico complesso rurale, vincolato dalla Sovrintendenza, formato da cinque edifici, completamente restaurato, di proprietà del Comune che non ha ancora trovato una sua precisa destinazione d’uso. Il corpo centrale comprende una serie di stanze e saloni sia a piano terra che al primo piano. Salone al primo piano però che non può ospitare, pur essendo molto ampio, più di cinquanta persone a causa di una limitazione dovuta alle vie di fuga non sufficienti per un numero maggiore di visitatori. C’è poi il corpo destinato ad uso commerciale, con tanto di salone ristorante e predisposto per una eventuale cucina, oltre ad altri edifici più piccoli, sparsi all’interno della corte, tra cui un ex essiccatoio. L'amministrazione dell'epoca sperava di assegnare la corte a una cooperativa giovanile dedicata al turismo sostenibile e sportivo. Era stato previsto che la vicinanza al centro di Cavanella d'Adige e al fiume avrebbe reso il complesso un punto strategico per una rete cicloturistica e naturalistica interregionale, progetto mai realizzato. Da allora, però, nessuno si è fatto avanti con proposte concrete; persino un tentativo di un ristoratore nel 2017 fallì. Qualche anno fa la giunta Ferro aveva ipotizzato l’apertura di un ufficio postale al suo interno, vista l’inagibilità di quello a Cavanella d’Adige. In commissione consiliare è emerso che la situazione non è cambiata di molto. Come spiegato dall’assessore all’Urbanistica Maria Rosa Boscolo Chio, per ora il complesso è stato salvato grazie alla presenza del personale del Servizio forestale della Regione, che utilizza una parte della struttura come deposito e punto d'appoggio. Questa assegnazione gratuita risale al 2016, giustificata dalla necessità di prevenire atti vandalici, come indicato in una delibera di quell'anno. La manutenzione costante della struttura da parte del personale forestale ha evitato al Comune spese elevate di manutenzione ordinaria. Il futuro è alquanto nebuloso e il Comune non è in grado di gestirla in autonomia. La commissione era stata chiesta dalla consigliera del Pd Barbara Penzo a ottobre 2023, ma è stato convocata solo nei giorni scorsi dall’amministrazione comunale.
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