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cavarzere
05.02.2025 - 16:37
CAVARZERE - Sono ancora gravi le condizioni di una delle due donne, rispettivamente di 83 e 64 anni, rimaste ferite nell’esplosione che, nella giornata di lunedì, ha coinvolto un’abitazione di via Martinelle a Boscochiaro, frazione di Cavarzere. L’anziana era inizialmente stata ricoverata all'ospedale dell’Angelo di Mestre, ma il suo quadro clinico si è aggravato rapidamente, probabilmente anche a causa del fumo inalato durante l'incendio che ha devastato l'abitazione. Oltre ai danni respiratori, la donna ha riportato gravi ustioni al viso, che saranno trattate con maggiore attenzione al Centro Grandi Ustionati di Padova. In condizioni meno gravi, ma comunque sotto osservazione, è invece la 64enne, figlia dell’altra vittima del rogo, che è rimasta ferita con conseguenze lievi. La donna è attualmente ricoverata all’ospedale di Chioggia. La villetta in cui vivevano le due donne, gravemente danneggiata dall'esplosione, è stata dichiarata inagibile. L’amministrazione comunale ha emesso un’ordinanza che vieta l’accesso e l’avvicinamento alle macerie, in attesa che i proprietari provvedano alla demolizione dell’edificio, ormai compromesso. L’incendio, preceduto da una violenta esplosione che era stata udita dai residenti della zona, avrebbe potuto avere conseguenze devastanti per le due donne, salve grazie all’eroico gesto di un uomo Mustaphà Ziani di 43 anni e originario del Marocco che le ha portate fuori dall'abitazione. L’uomo, che stava tornando a casa nella vicina frazione di San Pietro, ha assistito alla detonazione e, sentendo le grida di aiuto delle due donne, non ha esitato a fermarsi e correre verso la casa in fiamme. Un gesto di altruismo che non è passato inosservato con il sindaco di Cavarzere, Pierfrancesco Munari, che ha annunciato l’intenzione di invitarlo in consiglio comunale per esprimere pubblicamente il proprio riconoscimento e conferire un premio per il suo gesto eroico. Sul fronte delle indagini, i vigili del fuoco non hanno ritenuto necessario effettuare ulteriori accertamenti, confermando che l’esplosione è stata causata da una fuga di gas proveniente da una bombola utilizzata per alimentare una stufetta. Il gas sarebbe venuto a contatto con una scintilla elettrica, scatenando l’esplosione che ha distrutto mezza casa e dato il via al rogo alimentato dai mobili e dalle suppellettili presenti nell’abitazione. L’allarme era scattato intorno alle 15:45, quando i residenti della zona avevano udito il forte boato e visto fiamme altissime avvolgere rapidamente l’edificio. Sul posto erano immediatamente intervenuti i vigili del fuoco con squadre provenienti dal locale distaccamento, da Adria e da Mestre, supportate da due autopompe, un’autobotte, un’autoscala e 12 operatori. L’incendio era stato domato in breve tempo ma l’esplosione ha lasciato l’abitazione completamente dilaniata.
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