Fine vita, Baldin chiede di accelerare

VENEZIA - Il dibattito sulla regolamentazione del fine vita in Veneto continua a scaldare gli animi politici. A prendere la parola è Erika Baldin, Consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, che ribadisce l'urgenza di un intervento legislativo concreto sulla tematica.

"Il Veneto ha già tutte le condizioni per fare un passo avanti. L'Emilia-Romagna ha adottato un regolamento sul fine vita, dimostrando che è una strada percorribile. La legge di iniziativa popolare proposta dal Comitato Coscioni non è stata bocciata, ma rimandata in commissione. Se c'è la volontà politica da parte del Presidente Zaia, questa legge può essere tranquillamente portata in aula e votata", ha dichiarato Baldin, sollecitando una maggiore attenzione e responsabilità da parte del governo regionale.

Baldin sottolinea la possibilità di agire non solo attraverso una legge, ma anche con un regolamento di giunta, come suggerito dallo stesso Zaia. Tuttavia, il Movimento 5 Stelle ha già sollecitato più volte questa strada senza che siano stati compiuti passi concreti. "È passato un anno e non si è fatto nulla. Non possiamo più accettare questi ritardi. La Toscana ha accelerato il suo iter legislativo, mentre il Veneto sembra restare fermo. È tempo che il Veneto prenda una posizione chiara", ha aggiunto la Consigliera.

Secondo Baldin, la questione non è ideologica, ma riguarda il rispetto dei diritti fondamentali dei cittadini. "Il rinvio in commissione non deve diventare un pretesto per affossare una proposta che ha raccolto il sostegno di tante persone. Il Consiglio regionale del Veneto ha la responsabilità di affrontare il tema in modo serio e concreto, senza più rimandare."

Infine, Baldin ha invitato la Giunta regionale a dimostrare concretamente il proprio impegno su questa tematica, ribadendo la necessità di una risposta chiara per garantire il diritto all'autodeterminazione. "Il Movimento 5 Stelle è pronto a sostenere questo percorso", ha concluso.