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CRONACA

Ancora spaccate, cresce l'incertezza

Giada, titolare del bar: “Non il danno materiale, ma la sensazione di insicurezza che ci angoscia"

Ancora spaccate, cresce l'incertezza

SOTTOMARINA – Il comitato provinciale per la sicurezza arriva a Chioggia, ma intanto le spaccate continuano. Nelle ultime notti sono state colpite due attività commerciali di Sottomarina. Uno è il bar Riviera in piazzetta Todaro, l’altra un’attività commerciale cinese in via Madonna Marina. Molti i danni registrati da parte delle attività commerciali. In modo particolare il bar ha subito l’abbattimento della porta d’ingresso in vetro e il danneggiamento del registratore di cassa. Migliaia di euro di danni per pochi spicci di bottino. Una scena che, ormai, si ripete sempre più spesso in città.

Giada, titolare assieme al padre del bar Riviera, ha pubblicato un lungo sfogo sulla pagina Facebook del locale: “Sono una ragazza di 23 anni. Due anni fa, assieme a mio papà, ho deciso di prendere in gestione un bar e farmi carico di tutti i pro e i contro che ha questo lavoro.

Mi sveglio presto la mattina per preparare tutto e aprire il bar per servire voi clienti;molto spesso pranzo all’interno di esso un po’ per la distanza da casa e altre volte per il fatto che ci sono sempre cose da fare; poi al pomeriggio riapro fino alla sera quando è ora di chiudere e tornarmene a casa. Grazie a questo lavoro e all’impegno che mi sono presa ho imparato l’educazione che è diventata importantissima nella mia vita.

Ho imparato a sorridere, a portare tutto il giorno un sorriso e usarlo come arma per finire tutta la giornata. Grazie a questo lavoro ho imparato a conoscere le varie abitudini della gente e pure quelle delle persone straniere. Grazie a questo lavoro ho imparato che molta gente ha semplicemente bisogno di essere ascoltata, di ricevere una parola di conforto o solo un sorriso e un buon caffè per iniziare bene la giornata. Grazie a questo lavoro ho imparato a rallegrare la giornata di una persona magari con qualche battuta o un semplice complimento a qualche signora. Grazie a questo lavoro ho però pure capito che molto spesso bisogna stringere i denti per arrivare dove mi sono promessa. Alla sera chiudo il bar portandomi a casa mal di testa, mal di gambe, stanchezza fisica e mentale a volte, ma chiudo gli occhi contenta di come sia andata la giornata e felice sperando che quella dopo sia uguale. Ma da questa notte devo dire di essere proprio delusa dopo le condizioni con la quale mi sono trovata il bar. Vorrei farvi capire che non è il danno materiale che mi preoccupa ma la sensazione di insicurezza e di abbandono che provo.

Come “imprenditrice” di 23 anni con un futuro davanti mi sento privata della possibilità di lavorare tranquilla e tornare a casa dopo una giornata di lavoro e non essere serena nel chiudere occhio durante la notte. Lavori dalla mattina alla sera per guadagnarti 4 soldi e poi ti ritrovi questo per 20 euro che avrebbero trovato dentro alla cassa. A che punto dobbiamo arrivare?” Negli ultimi mesi fatti come questi si sono moltiplicati in tutto il territorio, sempre ai danni di negozi e locali di Chioggia e Sottomarina.

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