Il cordoglio dell’Associazione Capitani per la morte di Anna Chiti:

VENEZIA – "In questo tragico momento, ci stringiamo in un silenzioso abbraccio a chi ne condivideva la rotta formativa e ne aveva tracciato il futuro cammino marittimo". Con queste parole cariche di dolore e partecipazione, il Consiglio Direttivo dell’Associazione Capitani Navigazione Lagunare, Delegazione di Venezia del Collegio Nazionale Capitani L.C. e Macchina, ha espresso il proprio cordoglio per la tragica scomparsa di Anna Chiti, la studentessa dell’Istituto Nautico di Venezia deceduta a soli 17 anni durante il primo giorno di stage a bordo di un catamarano.

L’Associazione ha voluto farsi interprete del sentimento di vicinanza e partecipazione dei suoi Soci verso la famiglia della giovane, ma anche verso i suoi insegnanti, compagni di classe e l’intera comunità scolastica dell’ex Nautico, oggi indirizzo Trasporti e Logistica. "Esprimiamo la nostra commossa partecipazione e il più sincero sentimento di vicinanza alla famiglia, all’equipaggio scolastico della sua classe e all’intera comunità", recita ancora la nota firmata dal Direttivo.

Il dolore è profondo e tocca l’intero mondo marittimo veneziano, dove Anna aveva appena iniziato a tracciare il proprio percorso. Il tragico incidente si è verificato durante un’uscita in mare a bordo di un catamarano su cui si svolgeva una festa in costume con un gruppo di ospiti di origine africana. Secondo una prima ricostruzione, la giovane – appassionata del mare e desiderosa di imparare – teneva una cima tra le mani quando, per cause ancora da accertare, è caduta in acqua. La cima si sarebbe attorcigliata attorno all’elica del catamarano, trascinandola con sé sott’acqua.

Le ipotesi parlano di una possibile disattenzione o di uno scivolone durante le manovre di ormeggio, forse aggravato dal moto ondoso. In pochi istanti, la tragedia si è consumata. I tentativi di soccorso sono stati immediati ma vani: per Anna, purtroppo, non c’è stato nulla da fare.