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DAL COMUNE

Una via per l’agente Emanuela Loi

L’assessore Bernello annuncia l'approvazione in giunta di un progetto per onorare figure eroiche e pagine della storia

Una via per l’agente Emanuela Loi

CAVARZERE –Con una delibera approvata all’unanimità nella seduta di giunta di ieri, l’amministrazione comunale di Cavarzere ha dato ufficialmente il via all’iter per l’intitolazione di una nuova via e di due parchi pubblici a figure e momenti simbolo della memoria collettiva nazionale. 

renderlo noto è l’assessore Mattia Bernello, promotore dell’iniziativa. “Abbiamo approvato in giunta una delibera da me proposta – spiega Bernello – che avvia l’iter per intitolare vie e parchi pubblici a personaggi degni di nota o a fatti storici rilevanti. Tutta la Giunta ha condiviso con entusiasmo questa bellissima iniziativa”. Il progetto toponomastico riguarda in particolare la cosiddetta “Area Diaz”, zona urbana di recente realizzazione ancora priva di una denominazione.

Qui, spiega l’assessore, “abbiamo previsto l’intitolazione della via principale a Emanuela Loi, agente della Polizia di Stato, prima donna a far parte di una scorta – quella del magistrato Paolo Borsellino – e prima donna a cadere in servizio, vittima della mafia”. Accanto alla futura via Loi, sorgerà un nuovo spazio verde, al quale la giunta ha deciso di dare un’intitolazione altrettanto significativa: ‘Parco delle Vittime di Mafia’. Un secondo intervento riguarderà invece un’area verde già esistente, situata in Viale Aldo Moro, che sarà dedicata alle vittime delle foibe e all’esodo giuliano-dalmata.

“Cavarzere finora non aveva un luogo della memoria dedicato a questi eventi – sottolinea Bernello – e riteniamo importante colmare questa lacuna, offrendo anche un segnale simbolico di riconoscimento e consapevolezza”. Il progetto, precisa l’assessore, non si limita alla semplice denominazione.

Coinvolgeremo associazioni culturali, d’Arma e istituti scolastici per realizzare un percorso educativo – aggiunge – con l’installazione nei parchi di banner culturali e informativi che spieghino chi era Emanuela Loi, cosa furono le foibe, cos'è accaduto in quei drammatici momenti della nostra storia. L’obiettivo è trasformare questi spazi in luoghi di conoscenza oltre che di memoria”.

La delibera rappresenta solo il primo passo formale: “Tutta la documentazione, incluse le biografie e gli atti allegati, sarà ora trasmessa alla Prefettura, come previsto per questo tipo di intitolazioni. Attendiamo il via libera del prefetto per poter procedere con la cartellonistica, la segnaletica stradale e, successivamente, con una cerimonia pubblica di inaugurazione”.

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