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La Tari entra in consiglio comunale

Dibattito acceso su trasparenza, costi e transizione verso la tariffa puntuale Tarip dal 2027

La Tari entra in consiglio comunale

CAVARZERE - Tari al centro di un confronto serrato durante l'ultimo consiglio comunale. La seduta ha visto l'approvazione della delibera che ridefinisce le scadenze di pagamento per il 2025, recepisce le indicazioni dell'Autorità nazionale (Arera) e introduce una novità: il bonus sociale rifiuti. Il provvedimento prende atto del nuovo quadro normativo fissato dal decreto legge 124/2019 e dal Dpcm del 21 gennaio 2025, che ha stabilito le modalità di applicazione del bonus Tari, con successiva delibera Arera 133/2025.

"Con questo atto – ha spiegato l'assessore Ilaria Turatti – approviamo le nuove scadenze per il pagamento della Tari: prima rata (o unica soluzione) il 30 giugno, seconda il 15 settembre e terza il 15 novembre. Inoltre, va aggiunta alla tariffa la componente provinciale del 5% e le nuove voci perequative Ur1a (per la copertura dei costi per la gestione dei rifiuti accidentalmente pescati e dei rifiuti volontariamente raccolti e dei relativi costi di gestione), Ur2 (per la copertura delle agevolazioni riconosciute per eventi eccezionali calamitosi) e Ur3a (bonus rifiuti)".

Tra le modifiche più rilevanti, la soppressione della vecchia agevolazione del 10% per i nuclei con Isee fino a 12mila euro, che viene assorbita dal nuovo bonus sociale rifiuti, una riduzione del 25% della tariffa per chi ha un Isee inferiore a 9.530 euro (o fino a 20mila con almeno quattro figli).

La discussione è entrata nel vivo quando il consigliere di minoranza, Andrea Fumana, ha contestato il metodo con cui l'amministrazione ha gestito l'introduzione delle novità: "Non condividiamo il percorso - ha affermato -. Prima di inviare gli avvisi di pagamento ai cittadini, sarebbe stato opportuno informare i capigruppo consiliari. Non è accettabile che la minoranza venga a sapere delle modifiche dopo la loro applicazione". Fumana ha inoltre sollevato dubbi sulla componente Ur3a: 6 euro all'anno, applicati a tutte le utenze, comprese quelle che beneficeranno del bonus. "È corretto far pagare quei 6 euro anche a chi poi riceverà una riduzione? E quei soldi basteranno davvero a coprire il bonus per tutti gli aventi diritto?".

A rispondere al quesito è stato l'assessore Marco Grandi "I 6 euro sono a carico di tutti, ma chi avrà diritto al bonus riceverà un rimborso compensativo - ha sottolineato -. I criteri operativi verranno stabiliti da Arera. Quei 41.600 euro complessivi che raccoglieremo saranno gestiti da Csea, che li redistribuirà secondo criteri nazionali".

Al centro del confronto anche 750mila euro di differenza tra i costi del servizio e le entrate raccolte nel quinquennio 2021-2025. Una cifra che, secondo l'opposizione, i cittadini di Cavarzere prima o poi dovranno coprire.

"Non siamo in grado oggi di dire cosa accadrà – ha spiegato Grandi –. Il nuovo piano economico finanziario (Pef) verrà definito entro fine anno. Non è possibile stabilire adesso se vi saranno conguagli, né in positivo né in negativo".

A chiudere il dibattito anche il passaggio dalla Tari alla Tarip, la nuova tariffa puntuale sui rifiuti. Il cambiamento, che interesserà ogni famiglia cavarzerana a partire da gennaio 2027, è stato definito dal sindaco Pierfrancesco Munari "un momento storico, non solo amministrativo ma culturale".

Il primo cittadino ha cercato di calmare gli animi rispetto alle preoccupazioni sollevate in aula: "Accogliamo le richieste di maggiori informazioni, ma va detto con chiarezza: la campagna informativa deve ancora partire. Stiamo seguendo un cronoprogramma condiviso con Veritas che prevede la conclusione degli atti amministrativi entro giugno.

Non sarà il Comune a occuparsi della comunicazione, ma Veritas stessa, che ha indicato tempi e modalità” - ha chiarito Munari. A partire da settembre e per tutto l'autunno, sono previste quattro giornate informative pubbliche, affiancate da incontri nelle scuole. Non mancherà l'invio postale di materiali informativi a tutte le famiglie. Veritas, ha sottolineato il sindaco, "gestisce già la Tarip in 44 comuni su 46" nel suo bacino operativo, tra cui gran parte della città metropolitana di Venezia e altri comuni limitrofi. "e ci stanno affiancando passo dopo passo".

Il primo cittadino ha infine lanciato un appello all'unità:"So che qualcuno sarà tentato di cavalcare la confusione per mettere in cattiva luce l'amministrazione. Ma questa non è una battaglia della giunta Munari, né dell'opposizione. Riguarda tutti noi e il futuro della città - ha detto rivolgendosi anche ai banchi della minoranza -. Eravamo tra gli ultimi due comuni ancora con il vecchio sistema. Era un modello ormai inadeguato, ed è giunto il momento di aggiornarci” - ha concluso.


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