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IL CASO
09.07.2025 - 12:04
Nicchetto e Dolfin
Dolfin (Lega) difende: “Linea riattivata tra mille ostacoli, è solo l’inizio di una rete più moderna”
CHIOGGIA - Opposizione critica sul treno del mare, dopo le dichiarazioni del consigliere del Pd Jonatan Montanariello arrivano anche quelle di Luigi Nicchetto di Fratelli d'Italia che lo considera “Un treno per il turismo, ma un binario vuoto per i cittadini”. Per Nicchetto dietro l'inaugurazione si nasconde la cronica incapacità dell’amministrazione regionale e comunale di affrontare i nodi irrisolti del trasporto locale.
"I turisti su due ruote sembrano essere diventati la priorità - commenta l'esponente di Fdi - mentre migliaia di cittadini affrontano ogni giorno disagi strutturali e servizi frammentati nei collegamenti interni ed esterni. Senza contare che portando più ciclisti a Chioggia si andrà a peggiorare la situazione già insostenibile di un caos di bici elettriche condotte senza regole. A Lucca multa di 6000 euro per un ciclista di 24 anni che girava con una bici truccata. A Chioggia ciclisti di 10 anni con un cellulare in mano sui marciapiedi contromano senza assicurazione a 50 km orari. Paese che vai usanze che trovi”.
Per Nicchetto servono interventi seri sulla viabilità cittadina ancora cronicamente legata alla pericolosa statale Romea.
“L’investimento nella linea Verona–Chioggia- continua l'esponente di Fdi - riflette un modello politico che privilegia il marketing territoriale e il turismo di facciata rispetto alla qualità della vita dei residenti. La narrazione ufficiale è ben confezionata, ma stride con l’esperienza quotidiana di chi percorre la Romea e combatte con un trasporto pubblico urbano inadeguato”.
Critiche, quelle di Nicchetto e di Montanariello, che non sono piaciute al consigliere regionale della Lega Marco Dolfin: “Sono stupito dalle contraddizioni che sento nelle dichiarazioni degli esponenti politici del PD e di Fdi - spiega l'esponente del Carroccio - Il treno del mare si era fermato nel 2014 perché non c’era più funzionalità e poche adesioni. Ora il servizio è ripreso in concomitanza con il ripristino della linea Chioggia - Rovigo. Fa parte del pacchetto di Trenitalia e credo sia utile vedendo le prime risposte che ci sono state. Certo che è partito a luglio, ma siamo stati fortunati che è partito come poteva anche non partire l'intera linea visto che c'erano tantissimi lavori ancora da ultimare lungo la tratta. C'erano gli innalzamenti dei ponti da fare e moltissimi altri interventi. Io mi domando se, chi parla in questo modo, sa cosa è avvenuto lungo la tratta, con stazioni messe aposto e riqualificate. Senza contare i ricorsi sull'affidamento della tratta che ha contribuito a un ulteriore slittamento dei tempi. Evidentemente qualche collega è disattento viste le sue esternazioni. Chiaro che il treno del mare non è la soluzione di tutti i mari: è stato solo ripreso un servizio che, dieci anni fa, veniva fatto. È lampante che abbiamo un deficit: quello di non avere una linea che va in direzione nord per i nostri turisti e i nostri pendolari. Come mai in tutti questi decenni - conclude Dolfin - nessuno si è adoperato per chiedere investimenti in tal senso? Lo si sta facendo adesso anche con studi di fattibilità da parte di Rfi, verso Piove di Sacco."
Sulla questione biciclette sollevata da Nicchetto, Dolfin risponde stizzito: "Forse il consigliere non si ricorda che il nostro Veneto è attraversato da 5 ciclovie di importanza nazionale e internazionale. Il turismo lento è importantissimo: da qua in avanti avremo un incremento ancora maggiore di chi vuole utilizzare la bici nelle sue vacanze e in città dovremo adeguarci e sistemare e migliorare quelle che abbiamo”.
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