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IL CASO
14.07.2025 - 16:04
CHIOGGIA - Riva Vena: i bacari a orario di chiusura devono togliere tavolini e sedie e metterli accatastati in sicurezza. Una questione di decoro ma, soprattutto di ordine pubblico. C'è infatti la necessità di garantire il sonno dei residenti. Il Comune e il comando della polizia locale, infatti, è letteralmente tempestato di mail e telefonate. Molte persone, infatti, in piena notte si siede lungo la Riva nonostante i bacari siano chiusi. Il risultato è che fino a quasi al mattino ci sono urla, risate e schiamazzi che impediscono ai residenti di dormire.
“Questa non è assolutamente una guerra contro i bacari - sottolinea il sindaco Mauro Armelao - anzi ringraziamo gli imprenditori che hanno investito su attività ormai chiuse da tempo andando a rivitalizzare questa zona del centro storico che, qualche anno fa, era in grossa sofferenza. C'è però la necessità di equilibrare le necessità di tutti. Chioggia non è disabitata e noi dobbiamo garantire il sonno di chi abita lungo la Riva. Esiste un regolamento fatto con l'ufficio Commercio che invito tutti i titolari di locali a rispettare. I tavoli e le sedie non possono rimanere fuori sulla riva dopo l'una di notte. Va tolto tutto altrimenti urla e schiamazzi sono all'ordine del giorno. Abbiamo ricevuto già tantissime lamentele ed è giusto che il sonno di chi, il giorno dopo, si deve alzare presto per andare a lavorare sia rispettato”.
E il primo cittadino assicura che controllerà di persona. “Dopo l'una di notte - spiega - assieme anche all'assessore al Decoro Maria Rosa Boscolo Chio, qualche volta farò io stesso dei controlli e fotograferò chi è fuori regola. Quel che di buono è stato fatto in riva Vena, un tempo zona abbandonata e insicura, non può ora trasformarsi in un vero e proprio calvario per i residenti. In caso di irregolarità segnaleremo tutto alla polizia locale”.
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