Cerca

DAL COMUNE

Siccità ed emergenza incendi: Armelao vieta le lanterne cinesi

L’ordinanza scatta dopo il rinvenimento nel giardino parrocchiale di via Isonzo. Il sindaco: “Poteva essere una tragedia”.

Siccità ed emergenza incendi: Armelao vieta le lanterne cinesi

CHIOGGIA - Il sindaco Mauro Armelao vieta le Lanterne cinesi fino al 15 settembre. In concomitanza con il periodo estivo, contrassegnato da temperature torride che aumentano la siccità e di conseguenza il rischio di incendi specialmente in presenza di vegetazione secca, la pratica, di gran moda, è vietata con una ordinanza. "E' una scelta obbligata – sottolinea il primo cittadino -- soprattutto dopo il rinvenimento di lanterne cinesi all'interno del perimetro della parrocchia "Beata Vergine Maria di Lourdes" di via Isonzo. Solo per un caso fortuito la fiamma che alimenta la lanterna non ha provocato un incendio dato che il manto erboso del giardino dove sono atterrate era molto secco per via delle temperature elevate di questi giorni. Secondo quanto ricostruito dagli agenti della Polizia Locale, il lancio delle lampade cinesi sarebbe avvenuto dalla battigia nella tarda serata di sabato 5 luglio. Sappiamo che quella delle lanterne cinesi è una moda che sta dilagando, una pratica suggestiva e romantica, ma che potrebbe avere conseguenze molto pericolose. In qualità di garante della sicurezza pubblica devo per forza fermarla, almeno fino alla fine dell'estate".

Quelle che conosciamo con il nome di lanterne cinesi utilizzano lo stesso principio della mongolfiera. Sono realizzate in carta, di solito a forma di palloncino, con una struttura rigida alla base al cui interno viene posta una fonte di calore. Quando viene accesa la fiamma, il calore scalda l'aria all'interno diminuendone la densità. Di conseguenza l'oggetto si alza in volo. Le lanterne utilizzano una fiamma libera non controllabile e, in fase di discesa, possono causare incendi o danneggiare beni privati e pubblici. Da qui l'esigenza dell'ordinanza che ne vieta l'utilizzo fino al 15 settembre prossimo. Vietato anche accendere fuochi non autorizzati o altre pratiche simili in aree pubbliche o aperte, che possano causare pericolo d'incendio. Il divieto si applica anche in occasione di eventi privati, pubblici, religiosi, civili o folkloristici, a meno di non ottenere un'autorizzazione rilasciata dopo il parere favorevole del Comando di Polizia Locale e dei Vigili del Fuoco. Per i trasgressori previste multe fino a 300 euro.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400