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CAVARZERE

Tarip, la rivoluzione si avvicina

L’assessore Grandi spiega la novità: più equità, decoro urbano e lotta all’evasione

Tarip, la rivoluzione si avvicina

L'assessore all'ambiente Marco Grandi

Nel 2026 fase di transizione, dal 2027 si paga in base ai rifiuti prodotti: “Serve l’impegno di tutti”

CAVARZERE - Rifiuti, Cavarzere inizia il suo viaggio verso la Tarip con l’obiettivo di migliorare la raccolta differenziata, e di conseguenza ridurre la produzione di rifiuti grazie all’introduzione di sistemi più controllati. Un traguardo, spiega l’assessore all’ambiente Marco Grandi, frutto di due anni di studi e progettazioni fatti dall’amministrazione comunale in collaborazione con Veritas che mira a migliorare l’efficienza della raccolta e incentivare comportamenti virtuosi tra i cittadini.

Assessore, sono in vista importanti novità per quanto riguarda la gestione dei rifiuti nel Comune di Cavarzere. Ci anticipa qualcosa?

Era uno dei principali punti programmatici della nostra campagna elettorale ed è stato uno dei primi atti di questa Amministrazione e del mio assessorato con l’inserimento da subito nel Documento unico di programmazione. Dopo due anni di valutazioni, studi, incontri con il consorzio di Bacino Venezia ambiente e con Veritas, gestore del servizio, prende finalmente il via quella che definisco la rivoluzione di Cavarzere per quanto riguarda la raccolta rifiuti e la relativa tariffazione. Le norme ambientali impongono di ridurre la produzione di rifiuti, in particolare della frazione secca residua. Per questo motivo, è necessario adeguare e aggiornare il sistema di raccolta presente a Cavarzere introducendo la tariffa puntuale, così da rendere il costo del servizio proporzionale alla quantità di rifiuto prodotto da ciascuna utenza, garantendo una migliore equità tra le diverse categorie. Le valutazioni effettuate sono state sia di natura tecnica che, ovviamente, economica, in modo da rendere sostenibile questo storico cambiamento e applicabile il più possibile a un territorio dalla conformazione particolare come quella del nostro Comune”.

Nel concreto cosa accadrà?

“Insieme a Veritas abbiamo studiato e valutato in maniera approfondita diverse proposte, e la scelta è ricaduta su un sistema misto, con isole ecologiche nel centro (quindi con autoconferimento dei sacchetti da parte dei cittadini) e porta a porta in periferia e nelle frazioni. Per fare questo, sarà necessario rinnovare completamente il parco dei cassonetti stradali che saranno collocati all’interno delle isole ecologiche. Lo stesso sarà fatto con i nuovi contenitori per il porta a porta, che saranno consegnati a domicilio. I bidoni del ‘porta a porta’ saranno dotati di un chip che verrà letto dal camion a ciascuna presa mentre gli utenti del centro saranno dotati di tessera per aprire la calotta del cassonetto del secco residuo. Il primo importante e positivo aspetto sarà il miglioramento del decoro urbano e dell’impatto visivo delle isole ecologiche, che saranno anche adeguate dal punto di vista urbanistico, dal momento che spariranno dal centro i cassonetti vecchi e non più funzionali. Un ulteriore miglioramento del territorio sarà garantito dall’eliminazione delle isole ecologiche di periferia, spesso oggetto di danneggiamento e comportamenti incivili, ad esempio il frequente abbandono di rifiuti anche da parte di persone di altri comuni. In questi anni abbiamo già spostato alcune isole ecologiche e ricollocato contenitori per la raccolta di indumenti usati, pile esauste e farmaci scaduti, con apprezzabili risultati per il decoro e la sicurezza del nostro territorio”.

Tutte queste novità si vedranno anche nelle bollette?

“Certo, da gennaio 2026 passeremo dalla tassa alla tariffa. A partire da questa data, le bollette dei rifiuti non saranno più recapitate dal Comune, ma direttamente da Veritas; con la tariffa le utenze non domestiche percepiranno subito un importante vantaggio in quanto potranno recuperare l’Iva, attualmente non scorporata che di fatto equivale a una riduzione netta del 10% del costo del servizio. L’applicazione della nuova tariffa sarà graduale, per far sì che le utenze possano familiarizzare con la novità. L’unica frazione che verrà misurata sarà quella del secco residuo (non riciclabile), su questo i cittadini avranno tutto il 2026 per diventare quanto più possibile virtuosi, aumentando al massimo la raccolta differenziata, ma avendo ancora per il 2026 il corrispettivo calcolato sull’attuale sistema di tariffazione. Dal 2027 entrerà a regime la misurazione puntuale, questo significa che ogni utenza pagherà non più sulla base alla metratura dell’immobile ma in base alla numerosità del nucleo familiare e alla produzione di rifiuto secco residuo. Grazie a questa riorganizzazione ci attendiamo inoltre di far emergere molte utenze che attualmente non risultano censite, sia domestiche che non domestiche, e che usufruiscono della raccolta senza contribuire al pagamento del servizio che comunque utilizzano, a scapito dei contribuenti regolarmente iscritti. Si prevede di poter recuperare, anche sul dato storico dei comuni già passati alla tariffazione puntuale, somme significative che potranno essere destinate ad abbattere parte dei costi del nuovo servizio.

Sono novità importanti, come pensa reagiranno le cittadine e i cittadini di Cavarzere?

“Sono decisioni che sono state molto ponderate ed esaminate in tutti i loro aspetti. E’ una scelta politica importante che ci rendiamo conto porterà a un periodo di transizione che dovrà essere affrontato con il massimo senso di responsabilità da parte di tutti, amministrazione e cittadini. E’ una scelta di buon senso e di innovazione che rivendichiamo fortemente, certi che produrrà molti effetti positivi per la nostra città, che merita di essere traghettata verso uno standard di servizio più alto e di qualità. Per questo motivo, da settembre programmeremo una capillare campagna informativa con incontri sia nelle frazioni che in centro. Invito però tutte le persone a dare ascolto solo alle informazioni ufficiali, cioè a quelle che passano attraverso i canali istituzionali, diffidando da chi trasferisce (più o meno volutamente) informazioni parziali o scorrette. Una particolare attenzione sarà riservata alle scuole, in modo da coinvolgere fin da subito i nostri concittadini più giovani. Data la portata delle novità, abbiamo ritenuto di coinvolgere fino dall’inizio tutti gli amministratori, anche di minoranza, dando la massima disponibilità a raccogliere spunti e suggerimenti utili a fare scelte migliori e sostenibili. Rinnovo questa disponibilità, insieme all’invito a trasferire solo informazioni corrette perché in questo momento di transizione, al di là delle bandiere e dei singoli ruoli, la responsabilità di tutti gli amministratori è di aiutare i nostri cittadini in questo cambiamento, condiviso o meno che sia a livello politico. Data l’attuale situazione del servizio e degli indicatori, un’amministrazione responsabile non può sottrarsi dal percorrere tutte le soluzioni necessarie a raggiungere gli obiettivi imposti per poter affrontare in modo sostenibile i prossimi anni, durante i quali la pressione sull’efficientamento del ciclo dei rifiuti sarà sempre più sfidante. Consapevole della portata del cambiamento, chiedo dunque la collaborazione di tutti i cittadini per vincere questa sfida che, sono certo, porterà Cavarzere ad avere un servizio più moderno, efficiente e una contribuzione finalmente più equa, della quale beneficeranno presenti e future generazioni e amministrazioni”.

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