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CAVARZERE
08.03.2025 - 14:49
Una foto della città dopo i bombardamenti dalla raccolta di famiglia del maestro Ivo Pavanato
CAVARZERE - Ad ottant’anni dall’anniversario della distruzione della città, durante la Seconda guerra mondiale, Cavarzere riunisce per ricordare quei terribili giorni che hanno segnato in modo indelebile la storia del territorio e delle famiglie cavarzerane.
Le celebrazioni ufficiali si terranno il 27 aprile alle 10, con la partecipazione delle autorità locali, per rendere omaggio a quanti persero la vita nei tragici bombardamenti alleati del 1944-1945. Tra i presenti anche i familiari del generale Riccardo Bisogniero e del dottor Flavio Busonera, due figure storiche che hanno avuto un ruolo determinante in questa ricorrenza.
Il sindaco Pierfrancesco Munari ha sottolineato come, nonostante il sacrificio della città durante la guerra “Cavarzere non abbia mai ricevuto un riconoscimento ufficiale per il suo contributo”. Per questo motivo, un anno e mezzo fa, il primo cittadino aveva inviato una richiesta formale al presidente della Repubblica e al Prefetto di Venezia, Darco Pellos, per avviare un iter di riconoscimento, attualmente in fase di valutazione al Ministero dell'Interno.
La documentazione storica presentata insieme alla richiesta include pubblicazioni, libri, materiale fotografico e filmati, alcuni dei quali recuperati grazie alla collaborazione con l'aviazione sudafricana e con studiosi locali come Giancarlo Tagliati, Enzo Salmaso e Duilio Avezzù. Il Prefetto ha recentemente confermato che la procedura di riconoscimento è in corso e che sono in atto le verifiche negli archivi storici ministeriali. L'auspicio del sindaco è che il riconoscimento possa arrivare prima del 27 aprile.
Il prezzo della libertà fu per Cavarzere altissimo per la città: 74 civili morti, 680 abitazioni e 18 edifici pubblici distrutti o gravemente danneggiati, tra cui il Duomo di San Mauro e Palazzo Barbiani, sede del Municipio, poi ricostruiti nel dopoguerra. Le cronache dell’epoca definirono Cavarzere la "Cassino del Nord", per l’estensione della distruzione subita. Nel 1998, il Comune ha siglato un gemellaggio con Cassino, città che ha ricevuto il titolo di Città Martire per la Pace e la Medaglia d’Oro al Valor Militare.
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