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Calcio-Serie D
18.01.2025 - 18:16
Finisce dopo 4 anni e mezzo la gloriosa epopea di mister Antonio Andreucci sulla panchina dell'Union Clodiense
CHIOGGIA - Finisce dopo 4 anni e mezzo la gloriosa epopea di mister Antonio Andreucci sulla panchina dell'Union Clodiense, culminata la scorsa stagione con la storica promozione in Serie C, categoria in cui l’Union Clodiense non bazzicava addirittura da 47 anni. Vero, l’allenatore nato a Lucca nel 1959, ma ormai chioggiotto dentro, lascia con un pizzico di amaro in bocca i granata, per via delle obiettive difficoltà che in quest’annata stanno affossando l’Union Clodiense all’ultimo posto del girone A di Serie C, con il poco invidiabile score ottenuto fin qui di ben un solo successo in 22 giornate.
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Troppo poco per pensare alla salvezza, lo “scudetto” che Andreucci avrebbe tanto desiderato regalare alla città e alla gente di Chioggia, costretta in questa stagione ad un lungo esilio dal “Ballarin” per via dei lavori di rifacimento dell’impianto dei lagunari. E non è un caso che la squadra abbia risentito spesso dell’assenza dei propri tifosi nelle prime partite “casalinghe” disputate a Legnago: Andreucci, infatti, sapeva benissimo che il sostegno del pubblico avrebbe rinvigorito la squadra, e difatti così è avvenuto nelle gare giocate finalmente a Chioggia, dove anche la capolista Padova ha dovuto sudare fino alla fine per strappare i tre punti. L’unica prestazione grigia e molto opaca è attivata nell’ultima partita, proprio con la Pergolettese, che ha fatto propendere per l’esonero del tecnico da parte del patron Boscolo Bielo, molto discusso per via delle tempistiche (nel giorno pre-gara). E l’altro peccato madornale consiste nel fatto che lo stesso Andreucci si sia goduto veramente poco un “Ballarin” stracolmo per una gara di Serie C, lui che è stato un decisivo elemento coagulante nella cavalcata trionfale nel girone C di Serie D della memorabile stagione 2023-24.
Il tecnico toscano è sbarcato in laguna nell’ottobre del 2020, subentrando a Mario Vittadello, e aveva fin da subito fatto venire l’appetito all’ambiente granata, lui che veniva già da una promozione in Serie C ottenuta sul campo (per via della sospensione dei campionati, ndr) con il Campodarsego. Nella prima annata ha raggiunto i playoff, arrivando quarto nel girone e perdendo la finale playoff con l’Arzignano. E fatalmente l’Arzignano, nella stagione seguente, segna ancora negativamente il cammino dell’Union Clodiense di mister Andreucci: nell’ultima giornata i gialloblù vicentini, leader del torneo e solo a +1 dall’Union Clodiense, si giocano la promozione proprio a Chioggia, con i granata virtualmente in C fino al 90’, quando gli ospiti trovarono il pari beffa proprio allo scadere. Nella stagione 2022-2023 seguirà un altro secondo posto dietro al Legnago, fino all’indimenticabile viaggio della scorsa stagione che ha finalmente riportato il professionismo a Chioggia. Andreucci e l’Union si dicono addio con più di qualche magone, ma siamo sicuri che tra qualche tempo al “Ballarin” comparirà un riferimento che renda omaggio a un’indissoluta leggenda dell'Union Clodiense.
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