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VENETO
04.06.2023 - 14:09
VENEZIA - La Regione del Veneto ha recentemente apportato delle modifiche ai criteri per l'assegnazione dei contributi a titolo di indennizzo per i danni provocati dalla predazione dei grandi carnivori selvatici alle attività zootecniche e all'apicoltura nel corso del 2023. Queste modifiche sono state effettuate in conformità alle linee guida comunitarie sugli aiuti di Stato nei settori agricolo e forestale.
La definizione di "danni diretti" si riferisce alla morte confermata di animali da allevamento a causa della predazione, mentre per "danni indiretti" si intendono tutti gli altri danni subiti o le spese sostenute come conseguenza degli attacchi predatori, anche se non direttamente causati dall'azione degli animali. Il danno diretto viene sempre valutato oggettivamente in base al valore di mercato dell'animale ucciso, mentre i danni indiretti possono essere quantificati in modo oggettivo attraverso la presentazione di documentazione che attesti le spese sostenute o, nel caso in cui la quantificazione oggettiva sia difficile o incerta, vengono stimati in modo forfettario rispetto al danno diretto.
Con questa revisione dei criteri, la Regione del Veneto cerca di garantire una maggiore chiarezza e una corretta compensazione per i danni causati dai grandi carnivori selvatici alle produzioni zootecniche e all'apicoltura. L'obiettivo è assicurare un sostegno adeguato agli agricoltori e agli apicoltori che subiscono perdite a causa degli attacchi degli animali selvatici. Le nuove direttive si basano sulle indicazioni comunitarie e mirano a fornire una risposta efficace alle sfide che i produttori locali devono affrontare nella salvaguardia delle loro attività.
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