Addio soprannome, cambia un’era

CHIOGGIA - Il "detto" chioggiotto non piace più alle famiglie? Due Boscolo Bielo di 71 e 65 anni, residenti a Cadoneghe, hanno fatto richiesta di passare dal cognome "Boscolo Bielo" a semplice "Boscolo". In pratica via il vecchio detto che caratterizza tutte le famiglie chioggiotte più numerose, in particolare i Boscolo e i Tiozzo. Una sorta di soprannome che permetteva di risolvere, bonariamente, i tantissimi casi di omonimia visto che, fino a una decina d'anni fa, c'erano ben 6mila bambini che si chiamavano Boscolo e circa un quinto della popolazione totale della città aveva per cognome appunto uno tra Boscolo e Tiozzo. I Boscolo, ad esempio, hanno oltre 190 soprannomi. Ed ecco quindi che si possono incontrare Enrico Forcola Boscolo, Enrico Bachetto Boscolo, Enrico Cegion Boscolo, e tanti altri. Allo stesso modo, un altro cognome con un alto numero di detti è Tiozzo, con oltre 50. Tra questi Pecchie, Bae, Cagarela, Succa, Mela, Sale, Cucchi e molti altri. Ma i detti non erano considerati legali e parte integrante del cognome e quindi i casi di omonimia, in diversi ambiti, continuavano tanto che lo Stato, per risolvere la situazione, ha stabilito nel 2009 che sono cognomi e li ha aggiunti ai documenti dei cittadini. Ora due chioggiotti hanno deciso però di liberaresi dell'ex detto e ora cognome Bielo, tenendo solo Boscolo. I motivi della decisione sono sconosciuti, ma il Prefetto di Padova ha comunque acconsentito alla richiesta e ha dato il permesso di affiggerla all'albo pretorio di Chioggia dove è consultabile tuttora. Se nessuno si opporrà, quasi sicuramente i due Boscolo Bielo di Cadoneghe potranno tornare ad essere semplicemente Boscolo. Una scelta probabilmente, facilitata dal contesto non più chioggiotto in cui vivono. A Chioggia infatti, tornare a non avere il detto accanto al cognome e vivere perennemente in un contesto di omonimia come a prima del 2009 quando la soluzione è stata trovata dallo Stato, sarebbe probabilmente molto complicato e forse la Prefettura sarebbe anche più restia a dare il consenso. Per ora si può solo prendere atto di questa richiesta, con gli uffici che sono al lavoro per controllare la documentazione e per capire che cosa ha portato i due chioggiotti a chiedere la soppressione di "Bielo".