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IL DOLORE
28.07.2023 - 15:41
CHIOGGIA – Lavorava al mercato ittico di Chioggia, amava la sua moto e il calcio ed era legatissimo alla sua famiglia. Simone Matterazzo è la vittima dell’incidente di giovedì pomeriggio vicino al ponte dei Cavanis, nel quartiere di Borgo San Giovanni. In sella alla sua potente moto aveva appena lasciato il posto di lavoro e stava andando verso il cavalcavia per imboccare la Romea e raggiungere Piove di Sacco dove viveva con la famiglia. Improvvisamente lo scontro con una giovane francese che, assieme agli amici, stava attraversando a piedi la strada. Le forze dell’ordine dovranno stabilire se stava o meno attraversando sulle strisce, fatto sta che il 19enne ha perso il controllo del mezzo ed è andato probabilmente a sbattere con la testa contro i paletti che delimitano il marciapiede. Un volo terribile di circa 5 metri, con la moto che, per altri 20, ha continuato la sua corsa fino a davanti lo stadio Ballarin, abbattendo un cartello stradale. Matterazzo è morto praticamente sul colpo, inutile l’arrivo dei soccorsi, mentre la 21enne francese è stata elitrasportata in gravi condizioni all’ospedale dell’Angelo di Mestre dove è ricoverata in prognosi riservata. La notizia della morte del giovane Matterazzo ha fatto rapidamente il giro del piovese, dove il giovane era molto conosciuto. Giocava da tanto tempo con la squadra del Fossò, come centrocampista, ma si era preso una pausa perché voleva concentrarsi sul lavoro. Aveva prima trovato impiego in una officina e poi, per ultimo, al mercato ittico di Chioggia. Il padre Pietro, distrutto dal dolore, ha esso stesso avvisato i propri amici e famigliari di quanto successo attraverso un post sul proprio profilo Facebook: “Giovedì pomeriggio la mia famiglia è stata colpita da una tragedia – ha scritto –. Una tragedia che nessun genitore e famiglia dovrebbe vivere. E’ iniziato il periodo più triste della mia vita. Mio figlio Simone è deceduto in un incidente stradale. Avrebbe compiuto 20 anni domenica prossima. Siamo distrutti”. Simone ha lasciato il padre, la madre e due sorelle gemelle più grandi di 10 anni. La polizia locale, accorsa sul posto per i rilevamenti, è tuttora al lavoro per ricostruire con esattezza la dinamica. In particolare c’è da ricostruire la velocità a cui andava la moto (in quel punto il limite è di 30 all’ora) e se la giovane turista stesse, o meno, attraversando sulle strisce pedonali.
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