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VENETO
17.08.2023 - 17:43
VENEZIA - È un incontro che commuove la storia di Feliciano e Gino, due anime legate da un tragico evento, il disastro del Vajont avvenuto ben 60 anni fa, che si sono ritrovate celebrando così la vita e la forza dell'umanità. La sera del 9 ottobre 1963 una frana si staccò dal monte Toc sfondando la diga e generando un’onda che rase al suolo il fondovalle provocando la morte di quasi duemila persone, 487 delle quali di età inferiore a 15 anni.
Gino Mazzorana, all'epoca 10 anni e appena ragazzino, la fatidica sera della tragedia la ricorda ancora, un volo di 300 metri assieme al letto. Lo trovarono sotto il municipio. Nei giorni scorsi l'incontro con Feliciano Antoniazzi, oggi residente ad Arzignano, che all’epoca della tragedia era in servizio militare a Belluno e fu tra primi soccorritori ad intervenire sul luogo del disastro per tentare di salvare vite umane sepolte sotto metri di fango e macerie. Tra i miracolati c'era anche Gino.
Lunedì scorso è stato un giorno di commozione e gioia, quando Feliciano ha deciso di fare un passo indietro nel tempo e ritornare sulla diga del Vajont, questa volta in compagnia della sua famiglia. Lì ha potuto riabbracciare Gino, ora un uomo di 70 anni e tra i pochi sopravvissuti a quella tragedia.
Per rendere onore ai soccorritori, in occasione del 60esimo anniversario della tragedia verrà dedicata loro una via nella zona Malcom di Longarone.
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