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Infrastrutture
24.10.2023 - 18:35
VENEZIA - Il nuovo piano di sviluppo della rete elettrica nazionale 2023-2032 è stato il tema dell’incontro che si è tenuto martedì 24 ottobre a palazzo Balbi, sede della giunta regionale a Venezia, tra la Regione del Veneto e Terna. All’incontro hanno partecipato gli assessori regionali Roberto Marcato, Gianpaolo Bottacin e Cristiano Corazzari, per Terna erano presenti Enrico Maria Carlini, Responsabile Pianificazione del Sistema Elettrico e Autorizzazioni e Francesco Marzullo, Responsabile Pianificazione Integrata della Rete e Governance Piani.
“Abbiamo ascoltato con attenzione quanto ci è stato presentato – commenta l’assessore regionale all’energia Roberto Marcato - Gli interventi proposti sono quelli che ci attendevamo rispetto a nodi noti. Il rapporto con Terna è sempre stato improntato alla massima collaborazione e oggi sono state poste le basi per ulteriori collaborazioni. Il piano energetico regionale che entro fine anno intendo portare in giunta è l’ambito dove già da subito possiamo lavorare. Il tutto al fine di favorire una reale transizione energetica, sostenibile a livello ambientale ed economico”.
“E' importante consolidare un rapporto con Terna che già fino ad ora si è dimostrato proficuo - sottolinea l’assessore regionale all’ambiente Gianpaolo Bottacin - questo anche in ottica della grande opportunità che si presenta alla Regione di poter gestire direttamente o tramite partner scelto mediante gara le centrali idroelettriche del Veneto alla scadenza delle concessioni”.
“L’obiettivo, in capo alla Regione, di raggiungere una quota di energia rinnovabile adeguata alle richieste giunte dal governo, va perseguita in modo coerente con la realtà del nostro territorio - fa sapere l’assessore regionale alla pianificazione territoriale e Urbanistica, Cristiano Corazzari - il fotovoltaico è impattante per il paesaggio soprattutto riguardo ai terreni agricoli. Il raggiungimento della quota di rinnovabile e la realizzazione di mega impianti fotovoltaici sono elementi che è necessario governare a livello locale e la Regione del Veneto lo ha fatto con una apposita legge di regolamentazione del fotovoltaico. L’auspicio è che il coordinamento con Terna, ossia tra Regione ed ente gestore, sia funzionale al governo del fenomeno, tenendo presente l’aspetto paesaggistico, il consumo di suolo e la questione agronomica. Questo soprattutto nel rodigino, territorio che da solo ha registrato una quantità di richieste di installazione di impianti fotovoltaici a terra maggiore della somma delle richieste presentate nelle altre province venete”.
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