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Energia

Trivellazioni in Adriatico, per il governo "indietro non si torna"

Lo ha annunciato il ministro Tajani. Ma Tosi media: "Solo con l'ok della scienza".

Trivellazioni in Alto Adriatico, Italia Nostra Rovigo diffida il governo Meloni

VENEZIA - Estrazioni di gas: indietro non si torna. Antonio Tajani traccia la linea: obiettivo, autonomia energetica. Costi quel che costi. O quasi. “I disagi sono inevitabili, ma ci saranno compensazioni economiche: pensate alla Basilicata, unica Regione in Italia dove si estrae il petrolio. I cittadini, lì, non pagano né gas né acqua. E non è cosa da poco”.

Ma le preoccupazioni del Polesine non sono di natura economica. Lo spiega, chiaramente, il vicepresidente di Confindustria Veneto Est Paolo Armenio: “C’è un problema di subsidenza. Vogliamo avere la certezza scientifica che non ci siano danni per il territorio”.

Flavio Tosi, deputato e coordinatore regionale di Fi in Veneto, rassicura: “Ho parlato con il ministro Pichetto Frattin e mi ha assicurato che il tema è scientifico, e non politico. Non ci sarà nessuna decisione arbitraria: ci sarà uno studio oggettivo, da parte di esperti di università di Padova e università di Venezia, e poi le procedure previste Via e Vas. Se si darà il via libera sarà perché saranno esclusi rischi”. Tajani ha aggiunto che, comunque, le estrazioni non saranno “sine die, perché l’obiettivo da qui a 20 anni è dismettere ogni fonte fossile e andare avanti con le fonte ‘bio’, le rinnovabili e il nucleare 4.0, che non inquina”.

Per Enrico Ferrarese, presidente della Provincia, “l’annuncio che le analisi tecnico-scientifiche saranno affidate alle università venete lascia importanti margini”.

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