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IL CASO
12.01.2024 - 16:33
Un autovelox
PADOVA - Un autovelox, tre multe in soli tre minuti: sembrava una storia destinata a rimanere un incubo per un automobilista vicentino, ma il giudice di pace del tribunale di Padova, Cecilia Bagni, ha deciso diversamente. La sentenza, emessa nei giorni scorsi, potrebbe segnare un precedente importante, mettendo al centro il buonsenso e la proporzionalità nell'applicazione delle sanzioni stradali.
Tutto ha avuto inizio la notte del 30 luglio, quando il conducente stava facendo ritorno a casa da Treviso. Tra le 2.37 e le 2.40, è passato sotto la lente di tre diversi autovelox posizionati lungo la stessa strada, uno nel Comune di Fontaniva e gli altri due nel territorio di Carmignano di Brenta. I tre verbali, notificati a casa dell'automobilista nei primi giorni di settembre, lo hanno colpito con una somma complessiva di 733,11 euro per eccessi di velocità registrati in orario notturno.
L'automobilista, tuttavia, non ha accettato la situazione come inevitabile e ha deciso di contestare le multe. Il suo avvocato, Alberto Maule, ha presentato un ricorso al Giudice di Pace di Padova, sottolineando l'apparente eccesso di zelo nel comminare sanzioni così ravvicinate per la stessa infrazione al codice della strada.
La sentenza del giudice di Pace è arrivata il 9 gennaio e ha accolto parzialmente il ricorso. Il giudice ha confermato il primo verbale, ma ha annullato gli altri due, applicando un cumulo di sanzioni previsto dalla legge. L'automobilista, quindi, dovrà pagare solo 300 euro, beneficiando di uno sconto significativo di 433,11 euro.
Il giudice di Pace ha sottolineato che, nonostante la regolarità della segnaletica stradale e la posizione dei Comuni coinvolti che avevano chiesto il rigetto del ricorso, l'azione dell'automobilista andava valutata nella sua unicità. Questo approccio si allinea a una crescente giurisprudenza, anche supportata da una recente pronuncia della Corte costituzionale, che considera l'unicità dell'azione in base alla sostanziale contestualità e durata dell'infrazione.
L'avvocato Maule ha commentato il verdetto con soddisfazione, affermando che la sentenza riflette il buonsenso e contrasta l'abuso delle sanzioni amministrative pecuniarie. Ha evidenziato come l'articolo 198 del Codice della strada preveda che chi viola diverse disposizioni o commette più violazioni della stessa disposizione sia soggetto alla sanzione prevista per la violazione più grave aumentata fino al triplo. Il giudice di Pace ha applicato questa regola, confermando l'unicità dell'azione e annullando due delle tre multe.
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