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LA STORIA

Scappa dalla casa di riposo "per rivedere casa"

Un 85enne si fa centinaia di chilometri per esaudire il proprio desiderio.

Tornano i soggiorni climatici per anziani con un nuovo regolamento.

PADOVA - Padova, la città delle memorie e dei ricordi, è stata il sogno e la meta di un viaggio emozionante per un'anziana signora di 85 anni proveniente dall'Alto Adige. Una fuga inaspettata dalla casa di riposo in cui risiedeva ha portato questa donna a intraprendere un viaggio attraverso il tempo e lo spazio, guidata dalla dolce nostalgia di rivedere i luoghi che hanno segnato la sua infanzia.

Le prime parole che ha condiviso con i carabinieri, che l'hanno rintracciata in un bar a Termeno, provincia di Bolzano, sono state intrise di affetto e rimpianto: "Sogno di poter rivedere ancora una volta la mia Padova, la città dove sono nata e cresciuta". Nonostante le sue parole trasudassero desiderio, è emerso che la signora non sarebbe mai potuta arrivare nella cittadina veneta da sola, priva di un mezzo di trasporto e vestita in modo inadeguato per affrontare un viaggio così impegnativo.

La donna, ospite di una casa di riposo dell'Alto Adige, ha dichiarato di essere stata travolta da un momento di malinconia, un impulso irresistibile a tornare nei luoghi che avevano segnato la sua giovinezza. Nonostante la cura e l'affetto ricevuti nella residenza per anziani, la potenza dei ricordi felici della sua vita a Padova l'ha spinta a compiere questo gesto inconsueto.

Il direttore della struttura ha immediatamente allertato i carabinieri quando si è accorto della sua assenza, dando il via a una ricerca che li ha condotti lungo le strade che dalla casa di riposo portano verso il Veneto. Dopo alcune ore di ricerche, l'anziana è stata ritrovata in un bar, un momento che ha reso omaggio alla sua avventura offrendole una tazza di caffè caldo, mitigando così il freddo e lo spaesamento che l'avevano colta.

La signora ha poi condiviso la sua storia di vita con i militari. Dall'emigrazione in Germania, dove ha lavorato come dipendente del Consolato, al matrimonio con un cittadino tedesco e alla nascita di un figlio. Dopo aver raggiunto l'età pensionabile, la coppia aveva deciso di fare ritorno in Italia, stabilendosi ad Appiano. La sua permanenza nella casa di riposo era segnata da un profondo legame con gli altri ospiti e con il personale, una comunità che l'aveva accolta e accompagnata nel percorso della sua terza età.

Il viaggio, seppur breve, è stato un'occasione per l'anziana signora di rivivere i momenti salienti della sua vita e di riconnettersi con le radici che l'hanno plasmata nel corso degli anni. 

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