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L'inchiesta
26.01.2024 - 13:10
MESTRE - Non c’è un malore dell’autista dietro alla strage del 3 ottobre scorso a Mestre, quando un autobus è precipitato da un cavalcavia uccidendo 21 persone.
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Lo dice chiaramente la perizia fatta sul cuore di Alberto Rizzotto, il 40enne che era alla guida del mezzo. Secondo gli esami medico-legali, la morte dell’uomo è avvenuta in seguito alla caduta del bus da un’altezza di oltre 10 metri, a causa dei traumi riportati.
La possibilità che l’incidente fosse stato provocato da un problema cardiaco del 40enne era al centro della disputa legale tra la famiglia dell’autista e la società di trasporto. In gioco, la responsabilità anche economica sulla strage.
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