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VENETO

Vandali distruggono le arnie e uccidono migliaia di api

Un incredibile episodio. E non è nemmeno la prima volta.

I vandali sterminano centinaia di migliaia di api

Le arnie distrutte

PADOVA - L'apicoltura, un'arte antica che si tramanda da generazioni, è stata teatro di un vile attacco nella quiete del parco dell'ex istituto Baronio, a Padova. Gerardo Meridio, presidente dell'Associazione regionale apicoltori del Veneto, ancora sconvolto, denuncia un atto di vandalismo brutale che ha devastato metà delle ventuno arnie, provocando la morte di centinaia di migliaia di api.

Il paesaggio idilliaco del parco, che ospitava gli alveari, è stato trasformato in un campo di distruzione. Meridio, con voce carica di dolore e frustrazione, racconta l'orrore scoperto al suo arrivo: rami spezzati, arnie rovesciate, api annegate nelle celle colme d'acqua.

L'azione criminale non ha risparmiato nemmeno le regine, il cuore pulsante delle comunità apiarie. Meridio, con il cuore spezzato, ha tentato di salvare quanti più insetti possibile, ma il bilancio è spaventoso: centinaia di migliaia di api perdute.

Le motivazioni dietro questo atto oscuro restano oscure, ma Meridio sospetta un attacco premeditato. Le api, custodi preziosi dell'ambiente, non rappresentavano alcun fastidio; al contrario, operavano in un parco verde, lontane da residenze e traffico urbano.

Questo non è il primo episodio di violenza contro gli apicoltori. A dicembre, 40 arnie dell'azienda "L'Apicoltura" a Barbarano Mossano sui colli Berici furono date alle fiamme, causando la morte di un milione di api. Inoltre, recentemente, quindici casette sono state rubate a un apicoltore dell'Altopiano. Meridio esprime la sua preoccupazione per l'ignoranza di coloro che perpetrano questi atti. Non comprendono l'entità del danno che causano, né il significato ecologico e sociale delle api per l'ecosistema e l'economia locale.

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