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LA TRAGEDIA

Un veneziano gravemente ferito nel disastro della centrale

E tra i dispersi c'è anche un tecnico residente a Ponte San Nicolò.

Due veneti coinvolti nel disastro di Suviana

Due veneti coinvolti nella tragedia della centrale

VENEZIA - Sono ore di angoscia in tutta Italia e anche in Veneto per la tragedia avvenuta ieri 9 aprile nel lago di Suviana, nell'Appennino Bolognese. C’è anche un padovano tra i dispersi in seguito all’esplosione della centrale elettrica Enel Green Power del lago di Suviana, nel Bolognese, avvenuta martedì 9 aprile. Tre i morti accertati finora. Mentre tra i cinque ustionati c'è anche un veneziano. 

Il disperso è Adriano Scandellari, residente a Ponte San Nicolò, tecnico specializzato di Enel Green Power. E' ricoverato al centro grandi ustioni di Pisa (ospedale Cisanello), invece, Sandro Busetto, 59 anni compiuti lo scorso 26 marzo, residente nel centro storico di Venezia (zona Dorsoduro).

Molto conosciuto nel Comune della cintura padovana, Scandellari è figura molto attiva soprattutto in ambito parrocchiale. Anche per questo suo attivismo, la comunità parrocchiale ha aperto la chiesa sin dalle 9.30 di mercoledì 10 aprile per una preghiera dedicata al lavoratore, come segno di speranza.

Il tecnico vive a Ponte San Nicolò con la moglie e le due figlie. Tra le aziende al lavoro nel cantiere anche la padovana Impel Systems srl, con sede a Noventa Padovana.

I morti finora accertati sono Mario Pisani, 73 anni, residente a San Marzano di Giuseppe (Taranto), Vincenzo Franchina di 35 anni, residente a Sinagra (Messina), e Petronel Pavel Tanase, 45 anni, rumeno residente a Settimo Torinese.

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