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PESCA
19.04.2024 - 15:16
VENEZIA - Hanno preso il via nei giorni scorsi le operazioni di ripopolamento ittico per il 2024 che interesseranno i bacini interni d'acqua dolce della regione, un'iniziativa cruciale per contrastare il depauperamento delle risorse ittiche locali e garantire la biodiversità degli ecosistemi acquatici. Queste operazioni sono condotte in ottemperanza alla normativa nazionale e regionale, con la supervisione di Veneto Agricoltura, l'ente regionale responsabile della gestione.
I concessionari di derivazioni idriche sono tenuti ad attuare misure di mitigazione per contenere il deterioramento dell'ambiente acquatico, come la realizzazione di scale di rimonta e piani inclinati, oltre alla semina annuale di materiale ittico conforme agli standard nazionali e regionali. Le utenze che fanno uso di acque pubbliche contribuiscono al recupero del materiale ittico attraverso Veneto Agricoltura, mentre le operazioni di semina sono coordinate dall'Agenzia con la supervisione delle guardie provinciali.
Tra gli appuntamenti previsti, spiccano le azioni di ripopolamento della Trota Fario e del Trota Marmorata nelle province di Vicenza, Treviso e Verona, nonché la semina di esemplari di Storione cobice nelle province di Verona e Città Metropolitana di Venezia nel bacino dell'Adige. Di particolare rilievo è l'attenzione dedicata alla specie autoctona Acipenser naccarii, lo storione cobice o dell'Adriatico, considerata in pericolo di estinzione e inclusa nella lista rossa italiana delle specie minacciate. La Carta Ittica Regionale prevede specifiche misure di salvaguardia per mantenere gli stock e conservare gli habitat naturali, riducendo l'impatto delle attività antropiche sull'ambiente acquatico.
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