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Cronaca
19.04.2024 - 13:45
MESTRE - Una serie di controlli effettuati nei giorni scorsi presso un ristorante cinese situato in via Dante a Mestre ha portato alla sospensione temporanea dell'attività e al sequestro di oltre mille chili di cibo non sicuro. La polizia amministrativa della questura, l'Usl 3 e la polizia locale hanno condotto un sopralluogo all'interno della cucina e delle celle frigo del locale, situato accanto a un noto albergo e a pochi passi dalla stazione ferroviaria di Mestre.
Il controllo è stato motivato dal sospetto che esemplari di tartarughe protette potessero essere utilizzati come ingrediente culinario, tuttavia le autorità hanno scoperto che si trattava di rettili commestibili, anche se conservati in condizioni non sicure e privi delle informazioni necessarie sulla provenienza, la conservazione e la scadenza del prodotto.
Oltre alle tartarughe, sono stati rinvenuti mille chili di alimenti, carne, pesce e cibo vario conservati senza alcuna indicazione di provenienza e conservazione. Di conseguenza, gli agenti e gli operatori sanitari hanno proceduto al sequestro del cibo non sicuro e hanno imposto al locale di mettersi in regola con le normative igieniche prima di poter riaprire.
Questo è il terzo caso di sospensione di attività per motivi igienico-sanitari a Mestre da fine febbraio. Precedentemente, un market africano in via Monte Nero è stato sospeso e sono stati sequestrati 4.500 chili di cibo, mentre un mini market in via Rizzardi a Marghera è stato sospeso e poi chiuso dopo il sequestro di cibo non sicuro. Inoltre, il 9 marzo, 150 chili di merce sono stati rimossi dalla vendita in un'osteria a Marghera.
Il ristorante cinese rimarrà chiuso fino a quando non verranno smaltiti i mille chili di cibo non sicuro e non saranno ripristinate le condizioni di sicurezza e pulizia del locale, previa ispezione ulteriore dell'Usl 3.
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